Roghi in chiesa, terzo allarme Blitz di fuoco anche agli Scalzi

Roghi in chiesa, terzo allarme Blitz di fuoco anche agli Scalzi
ANCONA - Una scia di fuoco. Presa di mira dai piromani anche la chiesa dei Santissimi Pellegrino e Teresa, detta degli Scalzi, in piazza del Senato. È il terzo luogo di...

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ANCONA - Una scia di fuoco. Presa di mira dai piromani anche la chiesa dei Santissimi Pellegrino e Teresa, detta degli Scalzi, in piazza del Senato. È il terzo luogo di culto ad essere interessato dalla fiamme nel giro di un mese. Una sola differenza con gli episodi incendiari finora messi in scena. 


Se nella chiesetta di Varano e al Sacramento era andato a fuoco il lenzuolino appoggiato sull’altare, nel caso degli Scalzi il rogo ha bruciato la tendina di un confessionale. Provvidenziale è stato l’intervento del sagrestano, accortosi quasi in tempo reale delle fiamme. Il principio d’incendio si è verificato lo scorso martedì. Non un giorno qualsiasi, ma quello in cui un vandalo, probabilmente lo stesso, ha lasciato la sua firma su un’ara secondaria del Sacramento. In poco meno di un’ora, due paramenti liturgici andati a fuoco. Prima la tendina della chiesa di piazza del Senato, poi è toccato all’altare del Sacramento. Una casualità? Difficile crederlo. Troppi i punti di contatto dietro ai quali, forse, si nasconde la mano di un piromane ossessionato dalle chiese. Se il suo obiettivo sia quello di lanciare un messaggio minatorio ai parroci o di scherzare con il fuoco per noia lo diranno gli investigatori. Se per l’episodio della chiesa di piazza della Repubblica indaga la Digos, il caso degli Scalzi è stato preso in carica dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale guidati dal comandante Carmelo Grasso, la cui base operativa dista pochi metri da piazza del Senato. 


Martedì, l’allarme è scoppiato prima nella chiesa dei SS. Pellegrino e Teresa, solitamente aperta la mattina. Quel giorno, la struttura e il piazzale antistante erano affollati di scolaresche in gita per scoprire le bellezze di Ancona. Qualcuno, però, attorno alle 11, sarebbe riuscito ad intrufolarsi nel luogo di culto in un momento di quiete. Approfittando dell’assenza di visitatori e credenti, ha appiccato il fuoco con un accendino alla tendina di un confessionale. Nel giro di pochissimi attimi, le fiamme si sono sprigionate. È stato il sagrestano ad accorgersi del principio di incendio e a intervenire in maniera tempestiva. Senza pensarci due volte, ha strappato la copertura, buttandola per terra domando così il piccolo rogo. Ancora qualche minuto e le fiamme avrebbero potuto raggiungere il legno del confessionale. Sul posto è stato subito chiamato don Luca Bottegoni, parroco della chiesa e direttore dell’Ufficio dei beni culturali dell’arcidiocesi di Ancona-Osimo. «Per fortuna non è successo niente di grave – ha detto – e i danni sono limitati. Chi è stato? Non lo so, non posso neanche fare ipotesi. Aspetto che gli inquirenti facciano il loro lavoro». La denuncia è stata subito sporta ai carabinieri.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico