Facoltà di Agraria a rischio La riapertura è un rebus

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ANCONA - Il rettore incontra gli studenti con l'Università Politecnica delle Marche che sceglie di intraprendere la strada della trasparenza. All'indomani...

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ANCONA - Il rettore incontra gli studenti con l'Università Politecnica delle Marche che sceglie di intraprendere la strada della trasparenza. All'indomani dell'evacuazione della facoltà di agraria, il rettore Stefano Longhi ieri mattina ha incontrato gli studenti proprio della Facoltà di Agraria per spiegare loro quello che era accaduto assicurandoli circa l'interessamento dell'ateneo dorico all'intera situazione. Incontro che si è tenuto all'aula magna della Facoltà di Ingegneria. Con la ripresa dell'attività didattica solo una cinquantina di studenti hanno partecipato a questa riunione. Lo stesso rettore ha fatto presente che l'Università già nella giornata di lunedì in tutti i modi ha cercato di avvisare gli iscritti al corso di Agraria su quello che era accaduto e sul fatto che all'indomani le lezioni erano state annullate. Mail e sms che in molti casi non sono arrivati a destinazione per il fatto che i diretti interessati non si sono preoccupati nell'arco del tempo di comunicare eventuali variazioni di numero telefonico o posta elettronica agli uffici della segreteria dell'ateneo. Martedì mattina in tanti si sono presentati alla Facoltà di Agraria dove in realtà era in corso il trasloco di uffici e materiale didattico verso la vicina facoltà di ingegneria. Circa i tempi di rientro il rettore durante la sua relazione a docenti e studenti ha preferito mantenere una certa cautela: " L'Università come voi sapete fa parte della pubblica amministrazione. Difficile stabilire i tempi tecnici. L'unica cosa certa è che nei prossimi giorni verranno eseguiti nuovi sondaggi per comprendere la reale portata del problema. Solo allora sarà possibile stimare i tempi di recupero dell'immobile anche in base ai dati ottenuti. Per quello che riguarda l'Università c'è la massima disponibilità ad intervenire anche a tempi stretti ma attualmente difficili da quantificare. Resta il fatto che il personale e gli studenti saranno costantemente aggiornati".
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Corriere Adriatico