Adesca una ragazzina su Whatsapp Trappola in auto, tenta di violentarla

Adesca una ragazzina su Whatsapp Trappola in auto, tenta di violentarla
ANCONA - Avrebbe prima cercato di adescarla in rete, con l’invio di messaggi e foto osé su Whatsapp. Poi, sarebbe passato ai fatti, tentando di abusare di lei in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - Avrebbe prima cercato di adescarla in rete, con l’invio di messaggi e foto osé su Whatsapp. Poi, sarebbe passato ai fatti, tentando di abusare di lei in auto, in un parcheggio deserto della Baraccola. Solo il tempestivo intervento dei carabinieri, appostati sabato mattina a pochi metri dal veicolo, ha evitato che la violenza si consumasse completamente. Lei, una ragazzina di 16 anni residente ad Ancona con la famiglia, è stata tratta in salvo in extremis. Per lui, un pensionato osimano di 65 anni, sono scattate le manette. È finito a Montacuto in attesa dell’udienza di convalida che si svolgerà probabilmente questa mattina. 


 

Difeso d’ufficio dall’avvocato Roberta Pierantoni, dovrà rispondere dell’accusa di violenza sessuale su minore. Le indagini che hanno portato all’arresto dell’uomo sono partite grazie alla mamma della vittima. Si è rivolta ai carabinieri della stazione delle Brecce Bianche, coordinata dal comandante Giuseppe Caiazzo, dopo aver notato delle chat sospette nel cellulare della figlia. I messaggi erano stati scambiati con un uomo molto più grande della minore e conosciuto dalla stessa denunciante. Ecco perché per il 65enne sarebbe stato facile entrare in contatto con la ragazzina. Era un volto familiare alla minore, una persona di cui apparentemente potersi fidare. Da quanto finora emerso, l’uomo avrebbe inviato alla minorenne foto oscene, chiedendo a lei di fare altrettanto. La vittima, però, non avrebbe mai corrisposto ai desideri proibiti del 65enne. Ai file, inoltre, si sarebbero aggiunte richieste sessuali, con tanto di promesse di regalie, e appuntamenti per vedersi di persona.


Sabato, l’adolescente sarebbe stata attirata con una scusa nel parcheggio di un centro commerciale della Baraccola. Era mattina presto. Lui l’aspettava in auto. Come la ragazzina è salita a bordo, l’uomo – secondo quanto sostiene l’accusa – le è saltato addosso, cercando di abusare di lei. La violenza è stata fermata sul nascere dai carabinieri. Si erano appostati a poca distanza dalla vettura del 65enne. Si trovavano lì, pronti ad intervenire, perché sapevano che quella mattina ci sarebbe stato un incontro tra l’uomo e la minorenne. A mettere i militari sulla pista gusta è stata ancora una volta la mamma della vittima che, dal giorno della denuncia, non ha mai smesso di monitorare e osservare i comportamenti della figlia. Dopo l’arresto, al pensionato - ex operaio - sono stati sequestrati tutti i dispositivi informatici in suo possesso. La delicata inchiesta potrebbe non essere finita con il blitz della Baraccola. Sono in corso tutti gli accertamenti per valutare se possano esserci gli estremi per indicare altre ipotesi accusatorie. L’adolescente potrebbe, infatti, non essere l’unica vittima del 65enne.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico