Fermo, festival L'Anello debole
Premiati cortometraggi e web-doc

Una delle premiazioni
Una delle premiazioni
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Domenica 26 Giugno 2016, 17:29
FERMO - La forza di Zoe, che non ha respirato nei primi 5 minuti della sua vita; l'amicizia struggente di due aspiranti astronauti; una strana piscina sulla spiaggia di Gaza; la centralinista della polizia che tutti vorremmo nei casi di violenza sulle donne; un poetico spot sull'autismo. Sono le storie dietro i 5 video cortometraggi vincitori del premio L'Anello debole 2016, assegnato ieri sera dalla Comunità di Capodarco nella penultima serata del Capodarco L'Altro Festival.  

La serata è stata presentata dal direttore artistico del premio Andrea Pellizzari, che sul palco ha avuto accanto Pierfrancesco Dilibero in arte Pif. Erano 252 quest'anno le opere in concorso, di cui 227 video e 25 audio cortometraggi arrivati da 12 Paesi. Il primo classificato per la sezione Corti della realtà è stato «Nata viva» di Lucia Pappalardo, ispirato all'omonimo libro di Zoe Rondini, disabile a causa di un'asfissia alla nascita. Il premio per la sezione Corti di Fiction è andato all'autore russo di film d'animazione Konstantin Bronzit e al suo «We can't live without cosmos».

Nella stessa sezione il premio speciale della giuria è stato assegnato a «Quasi eroi», l'amore tenero e stralunato tra due giovanissimi di periferia filmato dal regista Giovanni Piperno. Nella sezione Cortissimi della realtà ha vinto «La piscina di Gaza», il progetto visionario e concreto di un istruttore di nuoto, realizzato da Luca Galassi. Nella sezione Cortissimi di fiction premio all'argentino Wenceslao Shizoryk con «112», un piccolo thriller su una strana telefonata a un servizio di pronto intervento spagnolo, ispirato a una storia vera. Il premio per la sezione Ultracorti è andato a Andrea Tubili (già vincitore lo scorso anno a Capodarco del premio speciale Ecopneus), con lo spot Rai per la giornata sull'autismo 2016.

Il premio speciale Corto Giovani è stato vinto da Alessandro Capitani con «Bellissima» (12'), già vincitore del David di Donatello 2016. Per il nuovo premio speciale dell'Anello debole al migliore web-doc hanno vinto ex aequo «Uncut», la guerra delle donne contro le mutilazioni genitali femminili, di Emanuela Zuccalà e Simona Ghizzoni, e «Sotterranea», di Carlo Tartivita, Chiara Campara, Matteo Ninni, uno straniante viaggio interattivo nel ventre di Milano. Una speciale menzione della giuria a «Nella sabbia del Brandeburgo», una produzione italo tedesca di Katalin Ambrus, Nina Mair, Matthias Neumann. 
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