Uccide il papà violento, i diari di Makka: «Spero che bruci all'inferno. Se state leggendo o è morto lui o sono morta io»

di Redazione web
Mercoledì 6 Marzo 2024, 08:41 - Ultimo aggiornamento: 08:42 | 1 Minuto di Lettura

La lite e l'omicidio

Poi quella lite fatale, dopo che il 50enne si era licenziato dall'ultimo lavoro in un ristorante come lavapiatti. «Quando vengo a casa ti uccido, come ti permetti», avrebbe scritto Akhyad alla figlia, che lo aveva rimproverato per essersi licenziato. Tornato tra le mura domestiche, l'uomo avrebbe prima picchiato la moglie, poi la figlia, presa a pugni. A quel punto Makka avrebbe estratto un coltello dal cassetto della cucina per colpirlo alla schiena e all'addome: due fendenti letali. Ora la ragazza è in carcere.

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