Mannaia Bolkestein: anche il 3 stelle Michelin di Uliassi rischia la concessione

Domenica 19 Novembre 2023, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 07:01 | 2 Minuti di Lettura

ROMANO MONTAGNOLI, PORTO SAN GIORGIO
«Sulla graticola ormai da 13 anni. Adesso basta»

«Il parere motivato della Commissione europea di per sé non comporta grandi novità. Sulla graticola noi balneari ci stiamo da 13 anni. La procedura d’infrazione sulla Bolkestein è una delle 77 nei confronti dell’Italia e questo è il 19esimo parere emesso verso il nostro Paese». Così Romano Montagnoli, titolare dello stabilimento Windsurf a Porto San Giorgio e presidente regionale del Sindacato balneari Sib. Si rammarica, il concessionario, perché «le cronache e le posizioni politiche spesso ci dipingano in modo sbagliato. Non siamo dei privilegiati, tutt’altro. La soluzione è un provvedimento del Governo - che con l’Europa ha buone carte da giocare - a partire dalla questione sulla scarsità della risorsa. Non dimentichiamo che la procedura riguarda tutti coloro che operano su suolo demaniale, una fetta molto consistente del turismo italiano». La vicenda si trascina da lungo tempo, come ricorda Montagnoli: «Sono passate quattro legislature con sette governi e siamo ancora qui – commenta –. Spesso in questi anni si è buttata la palla in tribuna. In questo lungo periodo, salvo alcune eccezioni, gli investimenti importanti sulle concessioni balneari sono rimasti bloccati. Abbiamo avuto alcune proroghe: all’inizio al 2015, poi al 2020, l’ultima fino al 2033, ridimensionata dal Consiglio di Stato alla fine del 2023 e prolungata dal Governo Meloni con il Milleproroghe a fine 2024. È ora di una soluzione definitiva». Montagnoli fa notare con malcelata amarezza che «chi sta al Governo ha sempre sostenuto la nostra causa: ci aspettavamo e ci aspettiamo ancora un’azione più incisiva. Tutelare la concorrenza senza penalizzare i concessionari è possibile». A buon intenditor, poche parole.

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