Adotta un bambino e chiede di lavorare da remoto perché il neonato è in terapia intensiva: il capo la licenzia

di Redazione Web
Venerdì 19 Gennaio 2024, 13:25 | 2 Minuti di Lettura

Le scuse di Ying Liu

Dopo le numerose critiche suscitate dalla decisione, la manager Ying Liu ha deciso di pubblicare un video sui social per scusarsi, scatenando una reazione ancora peggiore: gli utenti hanno pensato che si trattasse di scuse false, come se stesse leggendo un vero e proprio copione. A quel punto, Ying Liu ha rilasciato un secondo video in cui ammette di essere stata lei a prendere la decisione, una decisione che oggi riconoscere essere «terribile, egoista e insensibile».

«Voglio davvero chiedere scusa a lei e a tutti quanti», dichiara la donna, «In quel momento ho pensato soltanto al fatto che il suo lavoro è sempre stato svolto in presenza e non vedevo alcuna possibilità di farlo da remoto. Non posso immaginare lo stress a cui è stata sottoposta, tra il neonato in terapia intensiva e la consapevolezza di non poter tornare a lavorare. Ripensandoci ora, mi rendo conto che è stato un orribile errore e me ne prendo il 100% di responsabilità».

Poi, riguardo il futuro, aggiunge che saranno riviste le politiche e le procedure dell'azienda in questi casi e che Kyte Baby «deve dare l'esempio». Infine, si rivolge a Marissa: «Il tuo ruolo è sempre disponibile se volessi tornare con noi, anche da remoto». Per quanto riguarda le condizioni del piccolo Judah, Marissa ha affermato che si trova ancora in terapia intensiva per un blocco intestinale, un'infezione e dei fori nei polmoni e al cuore.

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