Mattia Tancini, schianto mortale per un colpo di sonno: choc per la comunità di Urbania. Oggi l'addio in Cattedrale

Mattia, schianto fatale per un colpo di sonno: choc per la comunità di Urbania. Il sindaco: «Una grave perdita»
Mattia, schianto fatale per un colpo di sonno: choc per la comunità di Urbania. Il sindaco: «Una grave perdita»
di Angelo Parlani
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Lunedì 23 Ottobre 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 12:24

URBANIA  - È morto sulla via di casa, in un terrificante schianto contro un albero. Non c’è stato nulla da fare per Mattia Tancini, 19 anni di Urbania, rimasto vittima ieri notte alle 3,30 di un incidente stradale autonomo sulla statale 745 Metaurense alla guida di un Fiat Doblò. Il giovane rientrava a Sant’Angelo in Vado, dove da qualche tempo viveva con il padre. Probabilmente fatale è stato un colpo di sonno. La notizia è stata uno choc per la città di Urbania e tutta l’alta Valmetauro dove la sua famiglia è conosciuta e benvoluta. 

Era solo in auto

Mattia Tancini, cresciuto a Urbania dove aveva la residenza, faceva il muratore ma coltivava altri progetti per il suo futuro dopo aver frequentato l’indirizzo di meccanica dell’istituto professionale. Sabato sera era stato a cena in un ristorante di Sant’Angelo in Vado. Poi aveva preso l’auto per recarsi a Fermignano, dove aveva trascorso la serata.

Nessuno immaginava che un atroce destino l’avrebbe atteso sulla via del ritorno. Lo schianto con il Doblò contro un albero sul lato destro della strada è avvenuto a Urbania in via Giuseppe Mazzini dopo il cimitero, in prossimità di una rotatoria e di un semaforo, non lontano dall’abitazione della madre.

Impatto violentissimo

Un impatto violentissimo che non ha lasciato scampo al giovane. Il suo veicolo si è letteralmente accartocciato su sé stesso, disintegrandosi nella parte anteriore. Sul posto sono intervenuti l’ambulanza della postazione territoriale di soccorso del 118 di Urbania, i carabinieri del nucleo radiomobile di Urbino insieme a quelli del posto e i vigili del fuoco di Urbino.

Questi ultimi hanno faticato per tirar fuori dal groviglio di lamiere il corpo del giovane. Il giovane era solo in auto.

Nessun altro veicolo e nessun’altra persona sono rimasti coinvolti nell’incidente. La strada è rimasta chiusa per 3 ore per le operazioni di soccorso e di rimozione del mezzo. Sull’asfalto non sono rimasti segni di frenata, per cui l’ipotesi più accreditata sulla causa della tragedia è quella di un colpo di sonno (come confermerebbe la violenza dell’urto).

La notizia alla madre

Ai carabinieri è toccato il difficile compito di portare la funerea notizia alla madre Samanta, verso la quale li ha indirizzati il fratello Alessandro di 23 anni, a casa con la nonna. Mattia abitava quasi sempre con il padre Edoardo (separato dalla madre) a Sant’Angelo in Vado, dove pare che avesse una vita sociale assidua con i suoi coetanei. Lavorava insieme al genitori alle dipendente di un’impresa edile (il padre in passato era stato a sua volta imprenditore edile) e proprio sabato sera si trovava a cena insieme con tutti i suoi colleghi di lavoro. Aveva smesso di studiare da qualche anno.

Sconvolta la comunità locale per la tragedia stradale. «Sono profondamente addolorato - ha commentato a caldo il sindaco Marco Ciccolini -, conosco bene la famiglia, sono tutte brave persone. Questa perdita è una grande ferita per la comunità. A nome di tutta la cittadinanza esprimo ai familiari le più sentite condoglianze. Ci stringiamo a loro».

Il funerale si svolgerà oggi. Il corteo funebre partirà dall’obitorio Urbino, dove ieri la salma è stata composta, alle 13,45, con arrivo previsto a Urbania alle 14,30. Il rito funebre sarà celebrato nella cattedrale. Poi il feretro verrà portata al cimitero dell’Ulivo di Fano dove la salma sarà cremata.

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