Fossombrone, tronco piomba su un’auto: «Sono salvo per miracolo»

Tronco piomba su un’auto: «Sono salvo per miracolo»
Tronco piomba su un’auto: «Sono salvo per miracolo»
di Roberto Giungi
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Sabato 28 Ottobre 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 15:16

FOSSOMBRONE Poco prima delle 12.30 di ieri a Fossombrone un troncone di quercia si è schiantato sul cofano di un’auto in transito lungo la Flaminia a San Martino del Piano. Colpa del vento certo se non fosse che fenomeni identici si sono ripetuti in più occasioni nello stesso posto. Tutte le segnalazioni ripetute sono rimaste lettera morta. Per buona fortuna ancora una volta la tragedia è stata evitata per un soffio.

 
La testimonianza


«Sono vivo per miracolo» ha commentato il geometra Aldino Bartolucci, 75 anni, che era alla guida della Renault 4.

Noto professionista settantenne da tutti molto conosciuto a Fossombrone e non solo. Per circa un’ora e mezza il traffico, regolato dagli agenti della polizia municipale prontamente intervenuti, ha subito forti rallentamenti a causa del senso unico alternato per consentire ai vigili del fuoco di tagliare il grosso ramo. E’ intervenuto volontariamente anche un residente con un escavatore per accatastare ai margini del terreno confinante ramaglie e detriti. 


A tratti i mezzi in transito, direzione monte mare, sono stati deviati nella strada secondaria che rasenta l’area archeologica e che consente di tornare sulla Flaminia. In effetti è stata la zona della Valmetauro la più colpèita ieri dalle violente raffiche di Libeccio, da Lucrezia a tavernelle la massima concentrazione di casi anche se i vigili del fuoco sono duvuti intervenire in tutta la provincia. Intorno alle 18 era già 60 gli interventi effettuati mentre altri 50 erano in coda. 


«Siamo di fronte ad una situazione non più sostenibile - il commento di quanti risiedono nelle vicinanze -. Purtroppo non è la prima volta che succedono questi crolli improvvisi e ne sanno qualcosa i vigili del fuoco che sono dovuti intervenire anche in piena notte. Questi grossi alberi devono essere messi in sicurezza. Incredibile come tutte le segnalazioni fatte fino ad oggi siano volate via come se nulla fosse. La competenza è della Provincia che speriamo si renda conto che nessuno qui racconta favole di questo passo altrimenti c’è poco da stare allegri».

La conferma della presa d’atto di una precarietà insistente si è avuta indirettamene il giorno prima quando alcuni rami pericolanti sono stati tagliati. Occorre fare molto di più e intervenire con una potatura più radicale. Non rimane che attendere interventi adeguati. Va ribadito che il vento forte ha ripetutamente fatto la sua parte. Non è però la sola causa del pericolo incombente.

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