Cinzia, Stefano, Sokol e Alberto: quattro ulivi come ricordo ed eredità

Ricordate le vittime della strage nella galleria ad Urbino, quando l'ambulanza si è schiantata contro un autobus

Cinzia, Stefano, Sokol e Alberto: quattro 4 ulivi come ricordo ed eredità
Cinzia, Stefano, Sokol e Alberto: quattro 4 ulivi come ricordo ed eredità
di Thomas Delbianco
3 Minuti di Lettura
Domenica 28 Gennaio 2024, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 12:14

FOSSOMBRONE «Cinzia, Stefano, Sokol e Alberto, non vi dimenticheremo mai e vi ricorderemo tutti insieme ogni anno». Sono tutti lì gli operatori sanitari, infermieri, volontari, medici, nelle loro divise arancioni e rosse, intorno al parchetto con le quattro aiuole. Qualcuno si lascia andare alla commozione, altri trattengono le lacrime a fatica. E' trascorso un mese da quel tremendo pomeriggio, nel quale l'ambulanza della Potes di Fossombrone si è scontrata con il pullman da turismo proveniente dal Piceno all'interno della galleria Ca' Gulino. Ora è il momento del ricordo. L'infermiera Cinzia Mariotti, l'autista soccorritore Stefano Sabbatini, il medico Sokol Hoxha, Alberto Serfilippi, il paziente trasportato.

La forza, l’entusiasmo, la passione sul lavoro, continueranno a vivere in quei quattro ulivi piantati nel giardino che guarda da un lato all'ospedale di Fossombrone, e dell'altro alla sede della Croce Rossa.

Ieri mattina la celebrazione in ricordo delle vittime, organizzata dalla Postazione territoriale di Emergenza Sanitaria di Fossombrone dell’Ast Pu, da Comune di Fossombrone e dalla Croce Rossa. «Non erano nostri volontari - dice il presidente della Croce Rossa di Fossombrone Claudio Contini - ma abbiamo sempre lavorato insieme. Ci hanno aiutato nella formazione e cultura della sanità. E' grande il dispiacere che abbiamo provato per loro».

Quello di ieri è stato «un gesto significativo – aggiunge il dg dell'Ast 1 Nadia Storti - un atto simbolico che onora la dedizione, il ricordo di Stefano, Cinzia, Sokol e Alberto. Un pensiero ancora vivo nella memoria di tutti noi e rappresenta la loro eredità per tutti gli operatori sanitari, anche per quelli che verranno e che non li hanno conosciuti. Oggi è il giorno della commemorazione, il giorno della riflessione e della gratitudine per il loro sacrificio. Onoriamo il loro impegno nel fornire cure e supporto, riconoscendo il contributo fondamentale che hanno dato alla comunità. Ringrazio tutta la Potes di Fossombrone e tutti i dipendenti del 118 che svolgono ogni giorno il loro lavoro con dedizione e sacrificio. Una giornata come questa è fondamentale per stare uniti e superare questo momento di lutto sostenendosi reciprocamente. Restiamo vicini alle famiglie delle vittime e che questa giornata possa essere loro di sostegno per un dolore e un vuoto incolmabile che hanno lasciato in tutti noi». A fine cerimonia è stata scoperta una targa in memoria delle quattro vittime, che come ha sottolineato il sindaco Massimo Berloni, verranno ricordate ogni anno. «Questo è un momento per il ricordo, ma in realtà in questo mese non ci siamo mai scordati nemmeno un minuto di loro. Questa tragedia è sempre viva, a un mese di distanza non riusciamo a renderci conto di quello che è successo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA