Centro per l’autismo a Pesaro, duello Baiocchi-Biancani. Area, tempi e fondi: scontro in Regione sulla futura sede

Centro per l’autismo a Pesaro, duello Baiocchi-Biancani
Centro per l’autismo a Pesaro, duello Baiocchi-Biancani
di Thomas Delbianco
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Martedì 14 Novembre 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 12:02
PESARO Duello Baiocchi-Biancani in Regione sul futuro Centro per l’autismo a Pesaro. L’antefatto riguarda la prima individuazione della sede per cui era stato scelto l’ex asilo tra via Vatielli e Alfano con tanto di cambio di destinazione d’uso in consiglio comunale salvo poi lo stop a luglio in quanto nel frattempo la struttura era stata scelta dalla Regione per ospitarvi la Centrale operativa territoriale logisticamente incompatibile. Punto a capo. L’iter è ripartito ex novo e il Pd accusa la Regione di aver perso tempo e con le famiglie in affanno. Ieri il caso della futura sede del Centro è stato ancora oggetto di dibattito in consiglio regionale con una nuova interrogazione del gruppo democrat in cui si chiedeva conto del nuovo progetto: sede, tempi e fondi. «Una vicenda grottesca - accusa il vicepresidente Andrea Biancani - persi tre anni e ancora non si conosce l’area. Per via Vatielli c’era un progetto già pronto e pagato. Mi viene il dubbio che manchi la reale volontà di realizzarlo».  


Punzecchiature


«Stia tranquillo Biancani - rimbecca Nicola Baiocchi (FdI), presidente della IV commissione permanente sanità - Al momento due sono le ipotesi in termini di siti (il più accreditato un lotto dell’ex Marche Nord) e si sta valutando per scegliere il più idoneo. In sede di approvazione del bilancio di previsione lavorerò insieme all’assessore Saltamartini per individuate le necessarie risorse per imprimere l’accelerazione finale alla realizzazione del Centro.

A conti fatti, dunque, di grottesco c’è solo l’ennesima ripetitiva interrogazione». Una querelle che va avanti da tempo.

«L'incompatibilità»

«A luglio– ricostruisce Biancani - la Regione aveva ammesso l’incompatibilità tra il Centro e la Centrale operativa territoriale. Su questa coesistenza fin da subito avevo manifestato i miei dubbi e ho continuato a farlo. Purtroppo, le mie perplessità sono risultate fondate e la Regione ha sacrificato il Centro per l’autismo per fare spazio alla Cot, di fatto un ufficio che sarebbe potuto essere collocato in qualsiasi altro edificio di cui l’Ast già dispone. Una scelta definita addirittura temporanea, in attesa che vengano riqualificati i locali Ast San Benedetto, ma temo sarà a lunga scadenza. La sede dell’ex asilo con tutte le caratteristiche per svolgere il servizio di centro diurno, residenziale e di sollievo, era stata scelta già nel 2019 e il Comune aveva disposto una variante urbanistica in tempi rapidissimi. I fondi sono stanziati dal 2018. La notizia di dover ripartire da capo è stata scoraggiante». «Il gruppo di lavoro - replica Baiocchi - si è riunito molte volte al fine di valutare diverse possibilità di sedi, tutte meritevoli di verifica. La nostra intenzione, mia in particolare visto che da sempre mi sono speso per il Centro, è quella di individuare la migliore corrispondenza tra esigenze delle famiglie, la necessità e la possibilità per il Servizio sanitario di poter affiancare a queste famiglie nella gestione della malattia le risorse, sia economiche che strumentali».
 

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