Baiocchi (FdI) frena sul doppio addio di Storti e Berselli e attacca Biancani: «Sanità, il Pd è irresponsabile. Il 24 l’atto va in commissione»

Baiocchi (FdI) frena sul doppio addio di Storti e Berselli e attacca Biancani
Baiocchi (FdI) frena sul doppio addio di Storti e Berselli e attacca Biancani
di Simonetta Marfoglia
4 Minuti di Lettura
Giovedì 18 Aprile 2024, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 12:46
Nicola Baiocchi, lei che è consigliere regionale di FdI e presidente della IV commissione permanente sanità ci spiega che sta succedendo all’Ast? Prima lascia il dg Nadia Storti, poi il direttore sanitario facente funzioni Edoardo Berselli.
«Sta succedendo che il dg Storti ha inoltrato, legittimamente, una richiesta di pensionamento per motivi personali ed essendo personali non devono essere necessariamente interpretati, come al contrario stanno facendo coloro che si arrogano la presunzione di decodificare la sua volontà. Personalmente non posso che ringraziare il dg per l’ottimo lavoro che ha portato avanti, non spetta a me sindacare o fare congetture. Posso solo rispettare le sue motivazioni. Quanto a Berselli, rivestiva un ruolo di facente funzioni, il suo avvicendamento era già in programma». 
La tempistica, con l’addio a far data dal primo maggio, però un po’ di dubbi li solleva, con le tante partite aperte nell’Ast, dall’atto aziendale al cantiere del nuovo ospedale.
«In un’Ast complessa come lo è Pesaro Urbino ci sono sempre partite aperte. Ma le assicuro che la componente organizzativa, composta da tantissimi professionisti, le sta portando avanti egregiamente, rispettando il cronoprogramma. Tranquillizzo tutti: non ci saranno disservizi e ritardi».
Niente ritardi: l’accendiamo coram populo?
«Sì. E dico che è ora di finirla con i gufi e con chi porta avanti un pericoloso atteggiamento da terrorismo psicologico. C’è un’irresponsabilità politica del Pd che mi lascia basito, soprattutto di alcuni suoi rappresentanti».
Nome o nomi?
«Il consigliere regionale Andrea Biancani: considero il suo comportamento grave, spregiudicato e irrispettoso, un vero e proprio procurato allarme sulle spalle dei pesaresi e degli utenti del servizio sanitario che non meritano in alcuni modo di essere tirati in ballo in strumentalizzazioni politiche di bassissimo livello».
Ho perso la scommessa con me stessa: avrei detto Luca Ceriscioli in nomination. Con il caso Storti l’ha toccata piano: ha detto che una buona ne aveva imbroccata la Regione e l’ha fatto fuggire.
«Ceriscioli? Che si permetta certi commenti dopo le macerie che lui, la sua giunta e il suo Pd hanno lasciato nelle Marche è surreale. Nemmeno ci perdo tempo». 
Lei è però consapevole che questo uno-due dell’Ast in una campagna elettorale tosta come quell’entrante ha lo stesso effetto di una carica di bisonti nella prateria?
«Io sono consapevole di chi strumentalizza la situazione abdicando al senso di responsabilità istituzionale».
Cioè
«Biancani».
Mamma mia, ma Biancani è come il fantasma di Banquo.
«Niente da ridere. Sta terrorizzando le famiglie che già versano in condizioni di gravi difficoltà solo per fini personali. Mi auguro che la gente capisca a cosa ci si può spingere per recuperare un po' di voti».
A che famiglie si riferisce?
«Alle famiglie che gravitano attorno alla cittadella della salute mentale. Ho appreso dalle stesse che sono state sollecitate da alcuni esponenti a uscire pubblicamente nei confronti della Regione Marche e dell’Ast per contestare decisioni che in realtà non sono mai state prese. La dottoressa Storti è in contatto diretto con diverse famiglie interessate e pure il sottoscritto. Ho appena ricevuto una lettera preoccupata e mi sono reso subito disponibile a un incontro. Ma anticipo fin d’ora che faremo di tutto per reperire delle strutture consone alle esigenze di chi dovrà essere trasferito».
Ma il 30 settembre, deadline di inizio del cantiere del nuovo ospedale, si avvicina e non si sa ancora nulla.
«Gli uffici stanno proseguendo l’iter necessario allo spostamento dei reparti e all’insediamento del cantiere, così pure gli assessori alla Sanità Saltamartini e all’edilizia Baldelli, non c’è motivo di creare allarmismi inutili».
A proposito di allarmismi anche il primo maggio è dietro l’angolo, sale la richieste di fare in fretta per le nuove nomine Ast.
«Il presidente Acquaroli e l'assessore Saltamartini sono già al lavoro per riuscire nel più breve tempo possibile a dare continuità al progetto e al lavoro portato avanti da storti, impedendo che ci possano essere dei vuoti gestionali, mi auguro che queste polemiche sterili e finalizzate alla campagna elettorale si esauriscano a stretto giro di posta e che prevalga il senso di responsabilità che ognuno di noi dovrebbe avere».
A proposito di responsabilità: l'atto aziendale?
«Mercoledì prossimo approveremo in commissione il parere sulle linee guida dell’atto aziendale. Ci hanno accusato di tutti i ritardi possibili e immaginabili, in realtà la quarta commissione ha concordamente stabilito un programma di audizioni con tutte le parti sindacali, professionali e stakeholders coinvolte per dare un contributo fattivo sull'atto da licenziare. Un lavoro concertato e condiviso, con tutti i componenti della commissione tra cui anche quelli di minoranza. Forse Vitri e Biancani non si parlano con gli altri Pd».
© RIPRODUZIONE RISERVATA