Biancani presenta le sue 7 liste e i 220 nomi in campo: non mancano le frecciatine al centrodestra e alla Regione

Biancani presenta le sue 7 liste e i 220 nomi in campo: non mancano le frecciatine al centrodestra e alla Regione
Biancani presenta le sue 7 liste e i 220 nomi in campo: non mancano le frecciatine al centrodestra e alla Regione
di Luca Senesi
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Martedì 30 Aprile 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 15:35

PESARO Squadra unita e compatta con sette liste a sostegno del candidato sindaco per un team formato da 220 candidati circa. E’ la corazzata di Andrea Biancani ieri mattina riunita in uno dei luoghi simbolo della Pesaro che verrà, ovvero l’ex magazzino ferroviario dietro la stazione del treno. Quindi ecco la lista civica Biancani sindaco, quella del Pd, il Movimento Cinque Stelle, Alleanza verdi e Sinistra e le civiche Forza Pesaro con Mila Della Dora, Una città in Comune con Enzo Belloni e il Faro. Microfono in mano e sul palco un Biancani più grintoso che mai in poco meno di 40 minuti di discorso ha svelato i punti salienti del programma ribadendo che la squadra che ora inizierà la campagna elettorale vera e propria punta a vincere al primo turno.

 
Le sfide


«Una delle sfide che ci aspetta è già in atto ed è quella di Pesaro Capitale italiana della cultura – arringa – nel periodo estivo gli appuntamenti più importanti per un progetto che non termina quest’anno ma che getta le basi per il futuro».

Secondo grande tema le politiche sociali con «l’attenzione alle persone più fragili, ai servizi per loro e per tutta l’infanzia per essere ancora di più una città accogliente ed inclusiva».

Terzo tema quello dei «Quartieri e lo metto in maiuscolo: vanno ascoltati e supportati rispondendo alle loro richieste». Quarto tema le manutenzioni e portare avanti i tanti progetti annunciati, iniziati che vanno portati a termine. «Ad esempio - argomenta - i luoghi della cultura: il Museo nazionale della motocicletta all’ex tribunale, il Conservatorio, Rocca Costanza, la biblioteca Oliveriana, Palazzo Ricci e Palazzo Mazzolari e per l’ex edilizia sociale l’ex manicomio San Benedetto, via delle Vetrerie, Palazzo Aymonino, Roncaglia, Fiorenzuola e Santa Marina». 


L’elenco poi continua con i parcheggi, gli spazi pubblici come San Domenico, orti Giulii e luoghi strategici di interesse pubblico come ex intendenza di Finanza e Stazione di Pesaro. Quinto punto l’ambiente: «Una città con più verde e più alberi si vive meglio, il cambiamento climatico è ben visibile e dobbiamo puntare sul verde per dare un nostro contributo». Come sesto punto quello che «per noi è un patrimonio inestimabile della città ovvero il volontariato che va sempre più sostenuto ed aiutato». Infine il lavoro di imprese, agricoltori e professionisti che «ci chiedono di riuscire a rispondere alle loro esigenze, saperle ascoltare e capire dove fare le scelte soprattutto con procedure semplici e snelle».

Biancani sottolinea che per fare tutto questo «serve competenza e sapere come funziona l’amministrazione comunale». Poi la frecciatina all’opposizione: «Per fare il sindaco di una città non ci si può improvvisare, bisogna avere senso civico, amare la città e saper tenere rapporti con istituzioni e amministrazioni». Non mancano anche altre frecciatine, dirette alla Regione soprattutto in tema di sanità: «Il nuovo ospedale di Pesaro ancora non è partito ma dal mio punto di vista la scelta di investire su quasi 200 posti letto anziché un nuovo ospedale da 600 è sbagliata così come è stato un errore aver chiuso l’Azienda Marche Nord e infatti manca il personale se ne stanno andando tutti i vertici perché l’atto aziendale nelle attuali condizioni non è fattibile e chiuderanno reparti dopo le elezioni».


Ricci in prima fila


Biancani però non dimentica tutta la squadra perché «un sindaco da solo non va da nessuna parte. Vi ringrazio tutti e grazie a chi ha portato Pesaro fin qui» sottolinea indicando Matteo Ricci in prima fila tra il pubblico e ricordando che l’8 e il 9 si vota anche per le Europee e avere un ex sindaco al Parlamento Europeo è un valore in più per il territorio». Chiude con le parole d’ordine e lo slogan: «Noi siamo la marcia in più per Pesaro: visione, futuro concretezza e competenza, avanti tutta insieme».

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