Fingono una chiamata dall’ospedale, anziana terrorizzata prepara soldi e oro. Raffica di segnalazioni in questura a Pesaro

Fingono una chiamata dall’ospedale, anziana terrorizzata prepara soldi e oro. Raffica di segnalazioni in questura
Fingono una chiamata dall’ospedale, anziana terrorizzata prepara soldi e oro. Raffica di segnalazioni in questura
di Luigi Benelli
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Venerdì 17 Maggio 2024, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 18 Maggio, 07:12
PESARO Sempre più subdole e aggressive. Le truffe si evolvono e varcano idealmente persino le mura dell'ospedale. Negli ultimi giorni tantissime le denunce di anziani pesaresi che sono finiti all'interno di malvagi copioni dei malviventi. Protagonisti inconsapevoli di una perfida sceneggiatura che ha un solo finale possibile: quello di spillar loro i soldi. Così da tre giorni a questa parte i telefoni sono bollenti così come le chiamate in questura per denunciare i fatti.  


La macabra fantasia


C'è chi si spaccia per sedicenti carabinieri o poliziotti che dicono che un loro nipote o figlio è in ospedale, in condizioni gravissime, e che per salvarlo serve un medicinale che arriva dall'estero. E ovviamente servono subito i soldi. Più possibile per coprire i costi. Una donna anziana, presa dal panico, aveva già messo dei monili d'oro sulla bilancia come contropartita per il medicinale, ma solo per un caso fortuito la truffa non è andata a buon fine. Era disperata e aveva abboccato. Un parente è riuscito a sventare l'assalto e ad avvertire la polizia. Gli agenti si sono portati sul posto e hanno trovato la anziana sotto shock che ancora piangeva convinta che il nipote fosse davvero ricoverato in fin di vita. Ieri un uomo ha chiamato una signora anziana spacciandosi per il figlio. Sapeva il suo nome, aveva già studiato la potenziale vittima. Il numero non era stato composto a caso. «Mamma sono in ospedale, sto malissimo devo fare una puntura per guarire ma è un farmaco raro e servono i soldi».

La preoccupazione

 
La donna preoccupata voleva dirigersi subito in banca o chiamare l'altra figlia per rimediare i soldi, ma il finto figlio le ha detto di non farlo perché sarebbe passato qualcuno a prendere i gioielli e il contante subito perché non c'era tempo da perdere. Poi le ha passato la finta dottoressa che ha confermato la gravità della situazione e la necessità della copertura finanziaria per somministrare il medicinale. Infine l'ultima strategia. I truffatori hanno capito che le vittime non devono mai chiudere il telefono altrimenti rischiano di essere scoperti. 
Così quando si fingono poliziotti o carabinieri dicendo che un loro parente andrà in galera se non pagherà la cauzione, tengono la vittima al telefono. La obbligano a non mollare la cornetta e a non perdere il filo conduttore della conversazione. Vogliono evitare che possa chiamare qualcuno per chiedere aiuto. Nel frattempo un loro complice si reca a casa della anziana e spilla soldi o gioielli. Tra truffe riuscite o sventare il periodo è molto caldo e le forze dell'ordine hanno registrato varie denunce. Ci sono anche anziani raggirati che si vergognano di denunciare. Ma è sempre bene farlo per incastrare i colpevoli. Le forze dell'ordine raccomadano di avvisare i genitori anziani o i nonni di queste eventualità e di non rispondere o aprire a nessuno. Insomma, allerta massima. 
 

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