Emergenza, ora Cantiano si affida alla sanità umbra. Ecco cosa sta succedendo

Emergenza, ora Cantiano si affida alla sanità umbra. Ecco cosa sta succedendo
Emergenza, ora Cantiano si affida alla sanità umbra. Ecco cosa sta succedendo
di Veronique Angeletti
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Martedì 29 Agosto 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 15:34

CANTIANO Verso un accordo per l’accesso all’ospedale umbro di Branca (frazione di Gubbio) per i cittadini di Cantiano tale quale a quello che regola i rapporti tra Apecchio con l’ospedale di Città di Castello, dove i pazienti apecchiesi possono essere trasferiti per ragioni di vicinanza, nelle situazioni di emergenza-urgenza su decisione del 118. 

 
L’approvazione


La proposta sottoposta all’ultimo consiglio regionale è del consigliere regionale dei Civici Marche Giacomo Rossi ed è al centro di un acceso dibattito su chi per primo l’haa avanzata.

Per la segretaria del Pd provinciale, Rosetta Fulvi, «Rossi cerca visibilità raccontando bugie e nascondendo il lavoro di altri. Spaccia come propri progetti e percorsi creati dal centrosinistra nella precedente legislatura». Rammenta che l’accordo di Apecchio è stato ottenuto dal consigliere Pd Gino Traversini e dall’allora presidente Luca Ceriscioli e che fu inviata una lettera dalla Regione Marche il 5 marzo 2020 per il caso di Cantiano a cui la regione umbra non ha mai risposto.

«Perché - conclude la segretaria - il consigliere Rossi non ha chiesto agli amministratori della Regione Umbria, ora dello stesso colore politico delle Marche, di rispondere alla lettera inviata nel 2020 dalla Regione Marche? Perché la giunta Acquaroli non ha ritenuto Cantiano una priorità inoltrando una nuova comunicazione? Perché non si è informato presso il sindaco di Cantiano?». Una proposta accolta a braccia aperta dal primo cittadino Alessandro Piccini. «Accogliamo positivamente - dichiara - la votazione dell’ordine del giorno avanzato da Rossi nel piano socio-sanitario regionale. Odg sostenuto e condiviso da tutti i consiglieri eletti nella provincia di Pesaro Urbino che, oltre ad aver trovato la disponibilità dell’assessore alla sanità Saltamartini, recupera una precedente volontà e richiesta, proprio in questo senso della nostra amministrazione».

Ricorda che la proposta «era già in studio nella passata legislatura regionale, assieme all’allora consigliere regionale Traversini ed ai dirigenti regionali, ma che non aveva poi trovato concretizzazione per problemi tecnici amministrativi in capo alla regione Umbria. Quindi – conclude – al di là delle sterili polemiche sulla primogenitura della proposta, con assoluto pragmatismo, ci auguriamo che si possa trasformare in soluzione concreta, e si superino gli ostacoli tecnico-procedurali di allora a vantaggio del nostro territorio che utilizza già, l’ospedale di Gubbio, come punto di riferimento sanitario per situazioni non emergenziali». 


La replica


Nella sua replica, Rossi sottolinea: «Io non ho rubato nessuna idea, ho solo proposto quello che tanti cittadini cantianesi mi hanno chiesto e, a differenza del Pd, lo faremo». Poi incalza: «Se il Pd non avesse sfasciato l’ospedale di Cagli con l’avallo dello stesso Traversini di qualche “solona” cagliese che ora farà morale, una prima risposta emergenziale concreta, avremmo potuto darla anche in quella struttura». E conclude: «Se poi il Pd reputa valida la mia idea di convenzione, perché non l’ha proposta in consiglio regionale durante la discussione del piano sanitario, invece di abbandonare l’aula e non presentare nemmeno un emendamento?».

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