La batosta
Scendendo più nel dettaglio, è possibile osservare come e quanto incideranno i rincari sul materiale scolastico per gli studenti delle diverse fasce d’età esclusi quelli delle elementari per cui i testi sono gratuiti. Intanto - vale sia per gli studenti delle scuole medie e sia per quelli delle superiori - le matricole del primo anno saranno quelle più toccate dall’incremento dei prezzi perché dovranno ricorrere alibri di testo nuovi. Una vera e propria batosta. Un alunno di prima media spenderà mediamente per i libri di testo, più 2 dizionari, 488,40 euro (+10% rispetto allo scorso anno). A cui vanno aggiunti mediamente 606,80 euro per il corredo scolastico ed i ricambi (ovvero fogli per quaderni ad anelli, penne, matite, evidenziatori ecc) durante l’intero anno, per un totale di 1.095,20 euro. Uno studente di primo liceo, invece, spenderà per i libri di testo, più 4 dizionari, 695,80 euro (+2% rispetto allo scorso anno). Sommando ancora i 606,80 euro del corredo scolastico, si arriva ad un totale di ben 1.302,60 euro.
Il divario
«Il rischio è che si acutizzi divario tra le varie fasce della popolazione marchigiana - afferma Roberta Mangoni di Adiconsum Marche Aps -.
Il corredo
Basta spulciare tra i vari prodotti che servono agli studenti, per rendersi conto di quanto gli aumenti di prezzo incidano sul totale del corredo. Ad esempio: un astuccio (non di marca) si trova oggi sugli scaffali di un ipermercato al prezzo medio di 14,90 euro, in cartolibreria a 19,90. L’anno scorso i rispettivi prezzi toccavano i 13,20 euro e 17,90 euro. La variazione nel primo caso è di +13% e nel secondo +11%. Oppure: uno zaino non di marca l’anno scorso poteva essere acquistato al prezzo di 54,90 euro in ipermercato e 62,59 euro in cartolibreria. Quest’anno si è arrivati a 59,90 euro in ipermercato e 68,90 in cartolibreria. Rispettivamente: +9% e +10%. Per quanto riguarda la tecnologia il discorso è diverso: sugli hardware c’è stato sicuramente un incremento, mentre sui software ovviamente no. Ma è anche questo un aspetto che va considerato, visto che gli studenti oggi più che mai devono servirsi anche di strumenti tecnologici.
I consigli
«Sia per i libri che per il materiale scolastico acquistare prodotti usati rappresenta un’ottima strategia di risparmio - suggerisce Serena Cesaro, presidente di Federconsumatori Ancona - che consente di spendere tra il 26% e il 50% in meno. Servirsi negli ipermercati consente di abbattere i costi di circa il 19%. Molte case editrici mettono a disposizione anche le versioni digitali dei testi, che consente un risparmio del 39%. Ma prima è bene verificare se i professori consentono di portare in classe il tablet o il pc per seguire la lezione».