Corredi scolastici e i libri di testo, rincari fino al 20%: le famiglie richiedono volumi usati

Corredi scolastici e i libri di testo, rincari fino al 20%: le famiglie richiedono volumi usati
Corredi scolastici e i libri di testo, rincari fino al 20%: le famiglie richiedono volumi usati
di Luigina Pezzoli
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Lunedì 28 Agosto 2023, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 13:37

ASCOLI - In vista della ripresa delle lezioni scolastiche è corsa all’acquisto di libri, meglio se usati. Una spesa che inevitabilmente pesa sul bilancio familiare: se il costo dei libri di testo ha subito un aumento che arriva fino al 15, 20% la percentuale sale quando si tratta degli accessori scolastici, dai colori agli zaini, soprattutto se sono all’ultima moda, e quaderni a causa della carta con i prezzi schizzati alle stelle. Tanti i genitori che in questi giorni si stanno recando presso la propria cartolibreria di fiducia per comprare libri di testo, quaderni e tutto il corredo scolastico che i figli dovranno avere quando torneranno sui banchi di scuola il prossimo 13 settembre. 


Gli aumenti

Andrea e Simone Balestra della cartolibreria, merceria Piccolo Mondo a Grottammare parlano di un aumento del costo dei libri di testo che oscilla tra il 10 e il 15% circa «Un aumento che purtroppo influisce, e di molto, - spiegano - sui bilanci familiari. Per quanto riguarda i corredi scolastici, invece, che si tratti di linee di prima fascia oppure di seconda, sono aumentate di circa il 15%. Aumento che può superare anche il 20% se si tratta di carta in generale, così come tutto il fabbisogno scolastico, dalle penne alle matite colorate». Ersilia Panichi della cartolibreria La Fortezza ad Ascoli Piceno sottolinea come «il costo complessivo per acquistare i libri di testo per un ragazzo o una ragazza che si appresta a frequentare il primo anno di scuole medie si aggira attorno ai 280 euro. Cifra che inevitabilmente aumenta se si aggiungono tutti gli accessori, come quelli richiesti per le materie più prettamente tecniche, oltre all’astuccio e allo zaino. Ma difficilmente si arriva a raggiungere la cifra di mille euro. Quello che però stiamo riscontrando da parte delle famiglie è una grande richiesta di libri usati, molti sono in ottimo stato, in questo modo è possibile risparmiare fino al 40%». Ed ecco che molte cartolibrerie del Piceno si sono organizzate per dare la possibilità ai genitori di poter mettere in vendita i libri che non servono più ai propri figli, come afferma Ennio Di Silvestro della cartolibreria Alif a San Benedetto: «Cerchiamo di aiutare le famiglie dando loro la possibilità di vendere i libri di testi che non servono più e di acquistarne altri usati.

Inoltre molti giovani hanno usufruiti del “18 App” per comprare i libri ai fratelli più piccoli o per loro stessi, se non hanno ancora terminato la scuola. Si tratta del Bonus cultura che lo Stato dà a coloro che hanno compiuto la maggiore età e con il quale possono andare a teatro, cinema, concerti e comprare libri. E molti lo hanno usato per aiutare in casa nell’acquisto dei libri di testo. Sicuramente quello che pesa sulle tasche delle famiglie sono gli zaini e i vari accessori di marca che i loro figli vedono pubblicizzati e vogliono poi acquistare». Sandra Mancini di Teorema cartoleria creativa a San Benedetto spiega: «Come ogni anno si parla molto dei rincari e degli esborsi per le famiglie al momento della riapertura delle scuole. In realtà ci sono stati lievi aumenti, soprattutto per ciò che riguarda gli articoli cartacei. L’aumento per i quaderni è stato all’incirca del 10%. Per quanto riguarda il corredo scolastico, cioè zaini e astucci, gli aumenti si sono mantenuti mediamente intorno al 6%». 

I costi

Marco Ciarrocchi della cartolibreria Cartarius ad Ascoli dichiara: «Per quanto riguarda i libri di testo abbiamo registrato un aumento di circa il 15% rispetto allo scorso anno. Sicuramente il costo dei quaderni ha subito l’aumento maggiore a causa del prezzo della carta, soprattutto quando si tratta di quelli firmati, circa il 10%. L’aumento più rilevante si è registrato nel periodo tra ottobre e gennaio di quest’anno a causa dei costi del caro carburante, e dunque dei trasporti. Adesso in parte si sono stabilizzati e in alcuni casi sono diminuiti, certo non siamo ai livelli pre-crisi. Per evitare di gravare troppo sulle tasche dei clienti ci siamo accollati gran parte dei costi aggiuntivi».

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