Regione Marche, rimpasto in stand by. Ora Crippa, il vice di Salvini, sonda gli assessori

Regione Marche, Rimpasto in stand by. Ora il vice di Salvini sonda gli assessori
Regione Marche, Rimpasto in stand by. Ora il vice di Salvini sonda gli assessori
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 11 Ottobre 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 16:04

ANCONA Stallo totale. Il governatore Francesco Acquaroli non arretra di un millimetro e l’avanzata della segretaria regionale della Lega Giorgia Latini si è arrestata. Il fronte caldo del rimpasto di giunta che sta facendo ballare la Regione ormai da oltre 10 giorni si è impantanato nelle sabbie mobili e per uscirne servirebbe un gioco di prestigio. Il numero uno di Palazzo Raffaello spera che tutto si dissolva come un brutto sogno e che la sua squadra possa tornare a lavorare a pieno regime. Perché è evidente che un cataclisma istituzionale come quello che si è abbattuto sulla giunta lasci inevitabilmente cicatrici anche sull’operatività.


Divergenza di vedute

Dall’altro lato del ring, la Latini vede le cose da tutta un’altra prospettiva: se viene mantenuto lo status quo e nessuno degli assessori leghisti di cui ha chiesto la testa perde la poltrona, sarà sconfitta su tutta la linea.

Cosa che potrebbe valerle la leadership del partito regionale. Di qui la discesa in campo del vice segretario nazionale del Carroccio Andrea Crippa, incaricato direttamente da Matteo Salvini di spegnere l’incendio divampato nelle Marche. Il deputato dovrà confrontarsi con il governatore Acquaroli per trovare quel punto di caduta finora così sfuggente e chiudere il negoziato finito in stand by. 

I colloqui

Ma prima sembra voglia parlare direttamente con i tre assessori in quota Carroccio finiti sulla graticola. Se il titolare della delega allo Sviluppo economico Andrea Antonini, dopo essere stato ad un passo dal burrone sembra ora averla scampata (anche grazie alla levata di scudi delle associazioni di categoria, stanche di interlocutori a tempo determinato), Filippo Saltamartini (Sanità) e Chiara Biondi (Cultura e Istruzione) hanno ancora un bersaglio sulla schiena. 

Il mediatore

Con ogni probabilità, Crippa vorrà sondare con i diretti interessati l’eventuale disponibilità al passo indietro. Richiesta fin qui rispedita al mittente dai tre, ma se a chiederlo ufficialmente fosse il partito nazionale, opporsi diventerebbe complicato. Le ultime notizie dal fronte danno Saltamartini un po’ più al sicuro nel suo fortino, mentre per la Biondi la partita si sarebbe complicata. Data l’irremovibilità di Acquaroli nel blindare il suo vice e assessore alla Sanità, il mirino del rimpasto si sarebbe spostato sulla collega di partito e unica quota rosa della giunta. 

Lo strappo

Biondi, un tempo molto legata alla Latini, sarebbe entrata in rotta di collisione con la segretaria regionale del Carroccio per la scelta delle figure che devono gestire Marchestorie, festival nato nel 2021 per rilanciare i borghi attraverso musica, teatro e spettacolo. Scorie pregresse su quella che la Latini considera una sua creatura e dunque avrebbe mal digerito - volendo andare di eufemismi - l’autonomia della Biondi in questa materia. 

La successione

E ora la testa dell’assessora potrebbe rotolare. Tra i tanti rumors che girano in questi frenetici giorni, ce n’è uno che vorrebbe in ascesa per la successione all’assessorato alla Cultura la segretaria provinciale della Lega di Ancona Elena Campagnolo, originaria del Veneto e attualmente membro della giunta Olivetti a Senigallia. Una fedelissima del deputato Mirco Carloni. Rumors per ora. Perché alla fine tutto dipende da chi vincerà il braccio di ferro per le Marche: il governatore Acquaroli o la segreteria regionale (e nazionale) della Lega? Il finale di stagione presto sugli schermi marchigiani.

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