Ultimo miglio e Guinza, le incompiute sbloccate. Ecco piani, tempi e soldi: oggi la consegna dei lavori per la bretella in uscita dal porto dorico

Oggi la consegna dei lavori per la bretella in uscita dal porto dorico
Oggi la consegna dei lavori per la bretella in uscita dal porto dorico
di Martina Marinangeli
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Venerdì 26 Gennaio 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 07:28

ANCONA Una volta tanto, nelle Marche scollegate per definizione, si può dare una buona notizia sulle infrastrutture, più croce che delizia per la nostra regione. Anzi, per essere precisi, parliamo di un trittico di buone notizie che corrono su asfalti attesi da 50 anni. La Guinza sulla Fano-Grosseto, l’Ultimo miglio per l’uscita dal porto di Ancona e l’Intervalliva di Macerata: tre strade che dal rischio di assurger a regine delle incompiute, hanno finalmente imboccato un punto di svolta.

Oggi è prevista la consegna dei lavori - con tanto di conferenza in Regione alla presenza dei vertici di Anas e del commissario straordinario Paolo Testaguzza - per l’Ultimo miglio e il 12 febbraio toccherà alla Guinza e al tratto della E78 fino a Mercatello Ovest. L’Intervalliva è qualche step più indietro, ma il 20 dicembre scorso è partita la gara da 57 milioni e i termini per presentare le domande scadono il 31 gennaio: poi verrà scelta la ditta che dovrà occuparsi dei lavori e, a stretto giro, potrà partire il cantiere.

Il quadro generale

Un salto in avanti che punta a riconnettere il territorio e renderlo hub fondamentale nel corridoio Est-Ovest del Vecchio Continente. «Il Piano delle infrastrutture Marche 2032 è già in moto e la doppietta Ultimo Miglio-Guinza è un bel colpo di acceleratore nella visione complessiva di una regione che vogliamo riagganciare a quelle più dinamiche d’Europa», esulta l’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli, che aggiunge: «Se alle risorse destinate all’Ultimo miglio sommiamo quelle per il raddoppio della SS16, si arriva, in soli 30 mesi, alla quota eccezionale di circa mezzo miliardo di euro destinati ad uno degli snodi infrastrutturali più importanti, non solo per Ancona, ma per le Marche».

L’Ultimo miglio si concretizza in una bretella di 3,3 chilometri che collegherà il porto alla Ss16: il tracciato, con una sezione a due corsie, si innesterà sulla Statale nei pressi dello svincolo di Torrette e sulla Flaminia con una nuova rotatoria all’altezza dell’ex autosalone Bartoletti. Dal bypass della Palombella alla rotatoria, i mezzi in uscita dal porto percorreranno l’attuale Flaminia per circa 800 metri. Poi il tracciato si internerà dalla rotatoria con un viadotto di 285 metri e due gallerie di 650 metri e 470 metri. Il cantiere da 120 milioni - che è stato aggiudicato alla Rti Donati (mandataria) e N V Besix SA - dovrà essere completato entro novembre 2027. «Tra lo scetticismo di molti - ricorda Baldelli - l’8 febbraio 2021 scrissi una lettera nella quale veniva fatta richiesta, all’allora Governo Draghi, della nomina del commissario straordinario per l’Ultimo miglio.

E nel mese di agosto arrivò la risposta affermativa da parte del Ministro delle Infrastrutture».

La velocità

Un via libera che di certo ha impresso più velocità all’iter per realizzare l’opera. Su un commissario - Massimo Simonini - poteva invece già contare la Fano-Grosseto e anche grazie a questo si è riusciti a sbloccare il cantiere della vergogna: quello della Guinza affacciata sul nulla. I lavori per l’adeguamento a due corsie dei 6 km di galleria e per il tratto di collegamento i 4 km tra la Guinza e Mercatello Ovest saranno consegnati il 12 febbraio e dovranno essere completati entro agosto 2026, stando al cronoprogramma del bando di gara vinto dal Consorzio stabile europeo per 94 milioni di euro. Sugli altri lotti della Fano-Grosseto, invece, siamo più indietro: per lotto 1 Parnacciano (lato Umbria) – Galleria della Guinza è in fase di redazione il progetto definitivo, mentre il lotto 4 Mercatello sul Metauro ovest-est è in corso la Valutazione di impatto ambientale. Per la variante di Urbania (lotto 7) è stato approvato il progetto definitivo Arriviamo infine ai lotti 5-6 e dall’8 al 10, ovvero i tratti tra Mercatello sul Metauro est – Santo Stefano di Gaifa: in questo caso, il progetto definitivo è in corso di redazione. Per vedere i cantieri aperti, insomma, ci vorrà ancora un po’.

Nel trittico delle strade finalmente sbloccate, si diceva, si inserisce a pieno titolo anche l’Intervalliva di Macerata. «La gara per realizzare l’opera - riavvolge il nastro l’assessore - è partita il 20 dicembre scorso e rientra nel progetto che collega lo svincolo di Sforzacosta della Statale 77 Civitanova Marche-Foligno a Macerata in località Pieve-Mattei, attraversando anche l’area dove sorgerà il nuovo ospedale cittadino.

Un’opera attesa da decenni, che, non solo risolverà i problemi di traffico della città di Macerata e del suo comprensorio, ma sarà uno degli snodi chiave della rete di intervallive e pedemontane che, insieme alla cosiddetta Autostrada dei territori interni da Urbino ad Ascoli Piceno, interseca le quattro grandi superstrade: la SS4 Salaria, la SS77 Civitanova Marche-Foligno, la SS76 Ancona-Perugia e la Fano-Grosseto». Insomma, per una regione che da decadi paga lo scotto di infrastrutture non degne del terzo millennio, veder partire i lavori su arterie stradali fondamentali rappresenta una sorta di scatto d’orgoglio. Ora bisognerà monitorare quotidianamente i cantieri e accertarsi che l’iter dei lavori non si inceppi come spesso accade in Italia. Perché inciampare all’ultimo miglio - è proprio il caso di dire - sarebbe imperdonabile. Ma per adesso, vale la pena godersi il risultato raggiunto. 

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