«G-day, riparte l’Italia Centrale alla Guinza facciamo la storia». Da Acquaroli a Baldelli (anche Simoncini e Carloni) tutti presenti

«G-day, riparte l’Italia Centrale alla Guinza facciamo la storia». Da Acquaroli a Baldelli (anche Simoncini e Carloni) tutti presenti
«G-day, riparte l’Italia Centrale alla Guinza facciamo la storia». Da Acquaroli a Baldelli (anche Simoncini e Carloni) tutti presenti
di Vèronique Angeletti
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Martedì 13 Febbraio 2024, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 13:18

MERCATELLO Giornata storica quella di ieri per la Fano-Grosseto. Consegnati da Anas al Consorzio stabile europeo costruttori, i lavori per l’adeguamento della galleria della Guinza e del tratto che dal traforo a Mercatello Ovest sbuca a San Giustino, già in Umbria. Sono solo 10 km, di cui 6 di tunnel, ma che danno all’Italia di Mezzo quel collegamento atteso da decenni, se non da secoli. «La E78 - ricorda l’assessore alle infrastrutture delle Marche Francesco Baldelli - è un corridoio strategico. Tramite l’Adriatico, collega Turchia, Grecia e i Balcani e, tramite il Tirreno, Francia e Spagna. Un’opportunità in questo momento di grave crisi e conflitti internazionali che bloccano i trasporti mondiali che ha saputo cogliere la buona politica e che fa della Guinza un traforo che unisce territori e intenti».

Trent’anni dopo

Un tunnel che ieri è diventato il vessillo della riscossa dell’Italia Centrale e l'emblema di una vincente filiera istituzionale. «Filiera - sottolinea il parlamentare Mirco Carloni - che, con il supporto del Governo Meloni e del vicepremier e ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, è passata dalla parola ai fatti dopo 30 anni di chiacchiere».

Per il parlamentare Antonio Baldelli «ha fatto saltare il tappo che isolava le Marche» e, di conseguenza, secondo il presidente della Regione Francesco Acquaroli - regalato «una nuova strategia al Centro Italia». Spiega che si tratta di solo sei km ma dai costi elevati che una volta realizzati renderanno più facile completare gli altri stralci per collegare le tre regioni. «La E78 – ribadisce – è un’arteria che congiunge tante realtà, apre e connette mondi diversi ed è sostanziale per lo sviluppo economico, sociale e turistico di questi territori come lo ha fatto la Quadrilatero». Una visione condivisa dal presidente dell’Umbria Donatella Tesei, della Toscana Eugenio Giani che ha sottolineato quanto «i collegamenti fra il Tirreno e l’Adriatico, tra Est e Ovest, non essendo pari a quelli da Nord a Sud abbiano penalizzato le regioni vitali del Centro che si meritano infrastrutture all’altezza della modernità» e dai numerosi sindaci che credono in questa nuova viabilità. Presenti Massimo Seri di Fano, Maurizio Gambini di Urbino, Alberto Alessandri di Cagli e tutti i primi cittadini dei Comuni del medio e alto Metauro.

Nuove prospettive a cui il sottosegretario di Stato al Mef Lucia Albano ha dato un ulteriore spessore confermando che «attraverso le infrastrutture con il Governo Meloni la questione dell’Italia centrale rientra nell’agenda politica». Infrastrutture da realizzare «salvaguardando l’ambiente con l’uomo dentro» ha precisato l’assessore Baldelli in risposta al Comitato Voci della Valle che considera il progetto devastante per il territorio. Il commissario straordinario Massimo Simonini ha spiegato che i lavori della Guinza «sono i primi di una serie di interventi che rimangono da realizzare sulla E78. Gli altri sono già a un livello di progettazione definitiva avanzata e i relativi progetti esecutivi saranno pronti fra il 2024 e il 2025. Questo significa che entro la fine del prossimo anno avremo tutto quello che rimane per realizzare e completare l’itinerario della Fano-Grosseto». I lavori consegnati ieri - 130 milioni di euro – renderanno percorribile, in direzione Umbria, un tratto stradale già precedentemente realizzato e comprensivo della galleria lunga 6 km, collegandolo alla viabilità locale.

Il progetto Paccapelo

Dieci chilometri che includono quattro gallerie (Guinza, Valpiana, Sant'Antonio e l’artificiale Santa Veronica) e quattro viadotti (Valpiana di valle, Sorgente di valle, Pieruccia e Ponte Guinza), intervallati da tratti all'aperto. Alla Guinza è previsto un by-pass pedonale tra le due canne esistenti della galleria Sant'Antonio, quale via di esodo. Per rendere funzionale l'opera saranno realizzate due rotatorie di innesto rappresentate dalla Sp200 (lato Umbria) e dalla via Cá Lillina (lato Marche) adeguata per 1 km. Nei prossimi giorni saranno avviate le attività preliminari per poter iniziare le lavorazioni all’interno delle gallerie entro luglio. Taglio del nastro entro 925 giorni. Già allo studio la fattibilità della seconda canna del traforo della Guinza (quella che da San Giustino porterà a Mercatello, detto anche “Progetto Paccapelo”) per cui saranno necessari altri 500 milioni di euro.

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