ANCONA L’inverno demografico delle Marche, in linea con quello meteorologico, s’è stiepidito sensibilmente e se il saldo della popolazione continua a essere negativo la pendenza della curva ora è molto meno inclinata rispetto agli ultimi anni. Il 2023, secondo le proiezioni sui dati ufficiali Istat aggiornati per ora fino a novembre, si chiuderà per la nostra regione con una perdita di circa 3mila residenti rispetto al 1.484.298 registrato al primo gennaio di un anno fa. Un dato in linea con quello del 2022 (saldo totale di -2.852) ma molto migliore dal biennio più pesantemente segnato dall’epidemia da Coronavirus, quando tra il 2020 e il 2021 le Marche persero 25.522 residenti.
A contenere i danni non è soltanto una diminuzione della mortalità, che è rientrata leggermente al di sotto dei livelli pre-Covid, con 17.613 decessi nel dato definitivo 2023 anticipato dall’Istat nei giorni scorsi, meno della media del quinquennio 2015.’19 (17.863).
Bassa natalità
Il saldo naturale continua infatti a risultare pesantemente negativo (-7.795 nel periodo gennaio-novembre ‘23) anche perché la natalità è sempre piuttosto bassa. Nei primi 11 mesi dell’anno scorso nelle Marche sono nati 8.046 bambini e anche il 2023 si chiuderà probabilmente sotto quota 9mila, un livello davvero modesto per una regione dove tra il 2007 e il 2010 le nascite oscillavano tra i 14mila e i 14.600.
A rendere meno gelido l’inverno demografico - come testimonia anche il fatto che finora tre mesi su 11 (giugno, agosto e ottobre) hanno avuto un saldo totale positivo - è stato soprattutto il bilancio migratorio con l’estero, a conferma di una ritrovata attrattività della nostra regione nei confronti di persone provenienti da altri Paesi.
Anche nel mese di novembre (l’ultimo per ora con dati definitivi negli aggiornamenti mensili dell’Istat) le Marche hanno superato quota mille negli arrivi dall’estero (1.117), con un saldo tra immigrazione ed emigrazione di +848.
La tendenza
La tendenza dell’ultimo mese “chiuso” dall’Istat con dati definitivi viene confermata anche dalle analisi del periodo gennaio-novembre 2023, quando le pesanti perdite di popolazione registrate nel saldo tra nati e morti (-7.795) sono state in gran parte compensate dall’incremento dell’immigrazione dall’estero, che negli 11 mesi fa registrare un saldo positivo di 7.428.