Un piano da 130 milioni di euro per salvare i borghi e l'entroterra delle Marche

Un piano da 130 milioni di euro per salvare i borghi e l'entroterra delle Marche
Un piano da 130 milioni di euro per salvare i borghi e l'entroterra delle Marche
di Martina Marinangeli
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Sabato 11 Novembre 2023, 07:03 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 07:46

ANCONA - Custodi di tradizioni secolari, di gioielli artistici ed architettonici impareggiabili. Pezzi di storia che prendono vita nella quotidianità di ogni giorno. I borghi delle Marche sembrano usciti da un libro di fiabe. Ma il fenomeno dello spopolamento e le devastazioni del terremoto del 2016 di cui il sud della regione porta ancora i segni, ne hanno messo a dura prova la vitalità.

Per questa ragione, si è resa necessaria un’iniezione di liquidità straordinaria, finalizzata a salvaguardare un patrimonio culturale e paesaggistico che non può essere disperso e che rappresenta uno dei principali volani del nostro turismo.

L’iter

Lo scorso 30 maggio, la giunta Acquaroli ha dato il via all’iter istituzionale del Programma regionale integrato degli interventi per la riqualificazione e valorizzazione dei borghi e centri storici delle Marche per il triennio 2023/2025.

La I Commissione consiliare ha dato nel frattempo via libera, ma con la raccomandazione di introdurre un criterio di selezione dei progetti finalizzato a garantire «un’allocazione uniforme a livello regionale delle risorse disponibili, al fine di colmare gli eventuali squilibri territoriali e garantire una crescita equilibrata di tutti i territori», si legge nella delibera con cui Palazzo Raffaello, lunedì, ha recepito l’indicazione.

L’atto di giunta prevede lo stanziamento di 7 milioni di euro nel triennio, da inserire in una strategia più ampia di rilancio da 126 milioni di euro, finanziati con risorse del Pnrr e dei fondi europei. Un investimento mirato a far rivivere i borghi, anche in considerazione del fatto che il 70% dei comuni marchigiani ha una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti e che 302 centri sono inseriti nell’elenco dei borghi storici. 

La linea d’orizzonte

L’obiettivo è quello di sostenere iniziative integrate di riqualificazione e valorizzazione dei centri storici delle Marche e di promuovere lo sviluppo del turismo diffuso e sostenibile per offrire una nuova vita a questi territori. Mission che si declina su tre direttrici principali: il progetto Borgo accogliente, con iniziative di riqualificazione, valorizzazione e rivitalizzazione dei borghi storici iscritti nell’elenco regionale; il progetto Albergo diffuso, che comporta la creazione, riqualificazione e sviluppo, nonché promozione degli alberghi diffusi all’interno dei centri storici; e il progetto Residenze diffuse, con il recupero, a fini turistici, di immobili di valore storico-artistico nei borghi. 


Nello specifico, la Strategia borghi da 126 milioni di euro pensata dalla Regione prevede 62,5 milioni per il progetto Borgo accogliente, di cui 23 milioni per i piani elaborati dai Comuni - singoli o in rete - e 40 milioni per le imprese che operano nei borghi. «Complessivamente - spiega il Programma regionale di interventi articolato in un documento di 44 pagine -la strategia sui borghi arriverà a orientare risorse per oltre 100 milioni tra tutte le misure del progetto Borgo accogliente e la più generale Strategia borghi, fondata su premialità e riserve su fondi diversi», con un plafond di ulteriori 63 milioni di euro da trovare all’interno della nuova programmazione europea tra Por e Poc Fesr e Fse, e fondi Feasr. E «si ritiene che in esito alla premialità prevista verranno assegnati alla strategia dei borghi risorse ulteriori per almeno 10 milioni di euro», la stima della Regione. Un piano a 360 gradi per permettere ai gioielli incastonati nelle aree interne di continuare a raccontare la nostra storia.
 

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