Dimissioni di Spacca, Solazzi e Bugaro
"Proposta irricevibile e incoerente"

Dimissioni di Spacca, Solazzi e Bugaro "Proposta irricevibile e incoerente"
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Mercoledì 22 Aprile 2015, 19:27 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 15:50
ANCONA - Proposta irricevibile e incoerente.

Lo affermano Vittoriano Solazzi, presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi, e Giacomo Bugaro, vice presidente dell'Assemblea legislativa.



"La battaglia politica - ha detto Solazzi all'Ansa - non dovrebbe essere confusa con il rispetto dei doveri e delle procedure istituzionali".



Solazzi ha appena ricevuto la richiesta di convocazione dell'Assemblea per la mozione di sfiducia al presidente della Regione Gian Mario Spacca. Richiesta - fa notare - che "doveva essere presentata prima di arrivare ai 45 giorni precedenti le elezioni regionali, in questo periodo infatti tutti gli organismi sono in regime di prorogatio. Il che vuol dire, ad esempio, che per il Consiglio regionale non sono ammessi atti di indirizzo politico, come risulta dalla dottrina e dalla giurisprudenza corrente. Per capire questo - insiste - non è necessario essere dei costituzionalisti, basta consultare un qualunque manuale di diritto di base".



Solazzi non vorrebbe sottrarsi alla richiesta, ma "mi sottrarrei ai miei doveri di presidente se convocassi un Consiglio regionale con all'ordine del giorno atti di indirizzo politico, atti che avrebbero potuto essere chiesti prima". "Si tratta di un atto provocatorio - insiste -, perchè sanno benissimo che questo non si può fare. È un modo per alzare un polverone, nel quale per altro, oltre a delegittimare le istituzioni, rischiano di infangare la loro credibilità di fronte ai cittadini".



Quanto alla dimissioni, annunciate dagli assessori del Pd, "le diano, sono mesi che lo dicono.
Ma anche in questo caso è la politica che si confonde con il rispetto delle istituzioni e dei cittadini, perché ci sono tanti atti che debbono essere assunti nell'interesse della comunità marchigiana. Credo che questo modo di fare non abbia precedenti".




"Se verrò chiamato ad esprimere il mio parere - scrive dal canto suo Bugaro - , ovvero il mio voto in seno all'Ufficio di Presidenza sulla possibilità di ammettere o meno la mozione contro Spacca presentata oggi dal Pd, lo dico sin d'ora dirò di no". "Ciò - spiega - indipendentemente dal merito, ma solo perchè una mozione che è un atto tipicamente politico, ritengo non rientri certamente fra quelli legislativi e amministrativi urgenti, i soli che possono giustificare una convocazione dell'aula nel tempo ordinario pre-elettorale. La propaganda la comprendo, ci mancherebbe, ma le istituzioni sono una cosa seria e non devono contemplare le necessità politiche del momento, indipendentemente da chi le propone".
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