Amazon all’Interporto: settimana cruciale per chiudere trattative. L'ottimismo di Stronati

Amazon all’Interporto: settimana cruciale per chiudere trattative. L'ottimismo di Stronati
Amazon all’Interporto: settimana cruciale per chiudere trattative. L'ottimismo di Stronati
di Martina Marinangeli
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Lunedì 4 Luglio 2022, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 11:18

ANCONA - Il D-day è arrivato. Alle 24 di ieri sono scaduti i termini per la presentazione delle eventuali osservazioni alla variante urbanistica, deliberata dalla giunta di Jesi lo scorso 4 maggio, propedeutica alla realizzazione del mega polo logistico di Amazon nella Bassa Vallesina, più precisamente nell’area di Interporto. Oggi si saprà ufficialmente se anche questo tassello del puzzle potrà essere messo al suo posto, ma l’aggiornamento a sabato parlava di due sole osservazioni nel frattempo prevenute all’Area servizi tecnici del Comune di Jesi, ovvero quelle di Interporto e della Provincia di Ancona.

Ma trattandosi, in entrambi i casi, di osservazioni pertinenti, non modificano in maniera sostanziale gli aspetti tecnici del provvedimento e dunque si potrebbe procedere spediti verso l’approvazione del documento ribattezzato dall’allora sindaco di Jesi Massimo Bacci, «la delibera di San Floriano».

Se invece dovessero essere giunte, a ridosso dello scadere dei termini, osservazioni più sostanziali da parte dei privati proprietari dei terreni coinvolti nell’operazione, questo potrebbe richiedere una modifica progettuale e, di conseguenza, tempi tecnici più lunghi. 


Le trattative
Ma in quel di Jesi si respira aria di ottimismo, soprattutto dalle parti di via Coppetella, dove sorge l’interporto. «Sono ottimista per natura», ironizza il presidente di Interporto spa Massimo Stronati che, insieme ai consiglieri di amministrazione Roberta Fileni e Gilberto Gasparoni, sta portando avanti le trattative con Scannell, lo sviluppatore incaricato da Amazon di realizzare l’hub logistico da 66mila metri quadri. «Questa settimana sarà cruciale per stringere sulle trattative e, una volta incasellato il tassello della delibera per la variante urbanistica, la strada dovrebbe essere in discesa, benché i nostri interlocutori debbano espletare passaggi anche con gli Stati Uniti», osserva.

Tra le due parti ci sono in ballo i 6 milioni di euro chiesti da Interporto per la cessione dei diritti edificatori per l’area che dovrà ospitare l’hub del colosso americano dell’e commerce. Il progetto di variante prevede la realizzazione di magazzini di varie tipologie dimensionali per diversificare l’offerta, con capacità minima di mq 275 e massima di circa 66.250 mq con altezza pari a 15 m per tutti i comparti, tranne che per il comparto 2 dove le specifiche esigenze dell’operatore finale hanno richiesto un’altezza maggiore. Ed è proprio lì il cuore del progetto di variante, che prevede un iniziale intervento edificatorio del polo logistico del comparto 2 per una superficie di circa 66.250 mq. Le opere riguardano in particolare la realizzazione di un fabbricato, di altezza complessiva di circa 25 m, a cui vengono affiancati alcuni locali di servizi.

Le sistemazioni esterne prevedono la realizzazione di un’area recintata con viabilità carrabile interna composta da tre corsie con 205 posti di stazionamento camion e con spazi dedicati per il carico e lo scarico dei camion. Le superfici esterne all’area recitata saranno prevalentemente adibite a parcheggio e consistono in due spazi di fermata per autobus, dotati di pensiline, 1331 posti auto compresi 63 posti per disabili. Sono stati previsti altresì 144 posti per il parcheggio di biciclette e 63 posti per motociclette. Un tipo di progetto che può rilanciare l’economia di un’intera regione. E, benché le lungaggini abbiano cancellato la possibilità di portarlo a termine nel 2023 come inizialmente previsto, per il 2024 si continua a sperare.

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