Mezzogiorno, squillano i cellulari: è il test Alert-it ma non tutti lo sanno e qualcuno si preoccupa. Ecco come funziona e come compilare il questionario

Primo invio di Sms per l'allerta: sarà usato per le calamità naturali

Mezzogiorno, squillano i cellulari: è il test Alert-it ma non tutti l sanno e qualcuno si preoccupa
Mezzogiorno, squillano i cellulari: è il test Alert-it ma non tutti l sanno e qualcuno si preoccupa
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Martedì 12 Settembre 2023, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 07:17

ANCONA - Scocca mezzogiorno e all'improvviso squillano tutti i cellulari delle Marche. Con un rumore strano, mai sentito prima. Non è un film, e, per fortuna, non è successo nulla di grave. È il primo test, nelle Marche, del sistema di allertamento Alert-it della Protezione civile, che verrà utilizzato poi in caso di reali emeregenze relative a calaimità naturali. Non tutti, però, lo sapevano e a mezzogiorno qalcuno si è anche preoccupato. Attimi di smarrimento nei negozi e engli uffici pubblici, con le domande che si sono rincorse sulle chat. "Cos'è questa cosa?", "Perchè fa questo suono strano?", "Cos'è successo?". Niente, stavolta, prova riuscita. Anche se qualcuno ha segnalato di non aver ricevuto l'allerta e altri, invece, due, ripetute, di fila.

Tutti fermi a guardare il cellulare dopo il messaggio di allerta

Come funziona

L’sms viene programmato a Roma, dal Dipartimento nazionale della Protezione civile.

Una volta individuata l’area, o le aree, dove si sta verificando la calamità, il messaggio viaggia attraverso cell-broadcast. Ogni dispositivo mobile connesso alle celle delle reti degli operatori di telefonia mobile, se acceso, può riceverlo. «Si tratta di una notifica accompagnata da una suoneria particolare - spiega il direttore della protezione civile Marche, Stefano Stefoni -, una volta ricevuto e validato il messaggio, smetterà di suonare». In futuro (non è ancora stata fissata la data di attivazione del servizio, ma sarà nel 2024) riporterà l’entità dell’allarme e «alcune indicazioni in sintesi sul comportamento da mettere in atto» specifica Stefoni. It-Alert si attiverà in concomitanza di eventi calamitosi di grande rilevanza: maremoti, collassi di dighe, attività vulcaniche, incidenti nucleari o di forte inquinamento oltre che meteo estremo.

 Messaggio e test

Alla suoneria era associato un messaggio che, una volta aperto, ha interrotto il segnale sonoro. Ciascuno è stato poi indirizzato a collegarsi al sito www.it-alert.it per compilare un questionario del tutto anonimo ma molto utile per inviare segnalazioni al fine di migliorare il servizio offerto. «E’ molto importante compilare il questionario» ha detto l’assessore regionale alla Protezione civile, Stefano Aguzzi, che ha seguito lo svolgersi del test dalla centrale operativa regionale, in collegamento con il Dipartimento nazionale, che coordina tutte le operazioni. 
«La sperimentazione è riuscita – ha continuato Aguzzi – e da una prima indagine svolta abbiamo potuto rilevare quello che ha funzionato e quali sono le criticità emerse, prontamente segnalate al Dipartimento nazionale. Si tratta di operazioni che vanno tenute in considerazione, anche perché ci tengo a ribadire che questa è una fase sperimentale. Il servizio IT-alert infatti non è ancora funzionante ed il test di oggi è servito proprio per valutare l’efficacia del sistema, i punti deboli suscettibili di miglioramento e le reazioni dei cittadini. Per questo è importante rispondere al test. Tutte le segnalazioni serviranno per la messa a punto del sistema di allerta che potrà essere operativo nel corso del 2024».

Sarà un avvertimento in più


«Voglio ricordare inoltre – ha evidenziato Aguzzi - che questo sistema non sostituirà gli altri sistemi di allerta già funzionanti, quali quelli di allerta meteo, che rimangono pertanto attivi. Si tratta quindi di un sistema ulteriore e complementare che si applica a situazioni ben definite ed eccezionali». Le situazioni in cui si applicherà IT–alert sono: maremoto, collasso di una grande diga, attività vulcanica, incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali, precipitazioni intense.  Il test è in corso di sperimentazione su tutto il territorio nazionale. Oggi, oltre alle Marche, ha visto coinvolte anche le regioni Friuli-Venezia Giulia e Campania. 

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