Loreto, Enel Sole riaccende
campanile e cupola della Santa Casa

Loreto, Enel Sole riaccende campanile e cupola della Santa Casa
di Arianna Carini
3 Minuti di Lettura
Venerdì 13 Marzo 2015, 12:03 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 15:56
LORETO - “Sia la luce!”. E la luce fu. Quella di Enel Sole. Alla fine tutto è andato come doveva andare, la Santa Casa torna a brillare.



Perché per quanto opposti possano essere i punti di vista, la Basilica illuminata non è soltanto la cometa che guida da lontano il cammino dei fedeli, ma anche la giusta e naturale valorizzazione di un patrimonio storico e architettonico riconosciuto dall’intera comunità marchigiana.



Non ci sono atti di indirizzo, accordi disattesi, privilegi acquisiti o trame politiche che reggano davanti al lieto fine di una vicenda che aveva lasciato tutti con l’amaro in bocca. Ha trionfato il buon senso, l’impegno sociale e, perché no, la lungimiranza commerciale di una società che a Loreto si era già aggiudicata un bando europeo per la gestione e la fornitura, fino al 2030, delle 2.753 sorgenti luminose in grado di garantire un risparmio energetico del 50% a vantaggio dell’ambiente e delle casse comunali.



E’ bastata una telefonata all’ingegnere Danilo Fucili, marchigiano di Urbino, dal 2010 responsabile illuminazione pubblica territoriale Nord Est, e un colosso come Enel Sole ha impiegato meno di venti minuti per focalizzare il problema, attivare le necessarie procedure, contattare la Delegazione Pontificia e ridare luce e vita nuova alla Città Mariana. Questa è l’Italia che funziona. “L’abbiamo sentito e l’abbiamo fatto”. Semplice e lineare. Una chiamata. Poi la risposta. Di pancia. Parla al plurale Fucili, quando, effettuato il sopralluogo tecnico, lo ricontattiamo per sapere se è tutto a posto.



Senza proclami né comunicati stampa, arriva la conferma. E da mezzanotte si sono riaccese le luci di cupola e campanile del complesso monumentale costruito attorno alla santa casa. Una decisione tesa a ripristinare temporaneamente le condizioni precedenti la richiesta di chiusura del contatore formulata dalla Delegazione Pontificia, alimentando l’illuminazione degli elementi esterni del santuario rimasti al buio ormai da diversi giorni. Quello che la prima sera era quasi passato inosservato, col trascorrere del tempo ha assunto la proporzione di un caso nazionale, con le telecamere di Rai Uno pronte a registrare una puntata incentrata sul santuario lauretano.



Da tutta Italia sono piovute segnalazioni perché la Basilica era scomparsa dallo skyline di Loreto, prima visibile come un faro nella notte anche dall’autostrada. Lo sgomento e le polemiche iniziali, nelle ultime ore hanno però lasciato spazio alla volontà di trovare una soluzione che pur partendo da premesse diverse portasse a sortire il solo risultato auspicato da tutti. La luce!



La delegazione, vistasi costretta a centellinare le spese per problemi economici, dopo essersi sostituita al Comune nel pagamento delle bollette degli ultimi otto mesi per un totale di circa settemila euro, si stava muovendo nel tessuto locale dove alcuni imprenditori si erano resi disponibili a creare una cordata intenzionata a finanziare le spese dell’illuminazione fino alle elezioni di maggio. Anche l’ex assessore Roberto Bruni, che dal 2012 aveva seguito i lavori svolti da Enel Sole, si era attivato già da qualche giorno nel tentativo di risolvere il problema.



“Oggi mi sento di esprimere un profondo ringraziamento a Enel Sole e all’ingegner Fucili, che in virtù del rapporto da tempo consolidato ho provveduto a contattare, per essersi fatta carico dell’illuminazione fin quando non subentrerà la nuova amministrazione. Il passato insegna ma bisogna guardare al futuro - spiega -. Se vogliamo bene alla nostra città, soprattutto in un periodo di difficoltà come questo, dobbiamo tutti percorrere la stessa strada, fare sinergia e perseguire i medesimi obiettivi per rilanciare il nome di Loreto a vantaggio di tutti e a discapito di nessuno”. Ci sono due tipi di luce, diceva Thurber: “La luce che illumina, e il bagliore che oscura”. In questo caso Enel Sole ha illuminato il principale santuario mariano del mondo e al tempo stesso ha oscurato ogni polemica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA