Si sblocca la Guinza
ma la Fano-Grosseto
la vedranno i nipoti

L’Anas ha approvato il progetto di adeguamento della galleria a doppia canna

Si sblocca la Guinza
Si sblocca la Guinza
di Martina Marinangeli
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Venerdì 23 Giugno 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 07:50

ANCONA La regina delle incompiute marchigiane è ad un punto di svolta. Ieri il Consiglio di amministrazione dell’Anas ha approvato il progetto relativo all’adeguamento della Galleria della Guinza e al tratto fino a Mercatello, rispettivamente i lotti 2 e 3 della E78 Fano-Grosseto. Un passaggio chiave per sbloccare i lavori al palo da decenni e «porre fine allo scandalo nazionale di un’opera che sembrava destinata a restare un buco sulla montagna», il commento dell’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli. 

 


L’emblema


In effetti, la Guinza - realizzata e mai percorsa, con vista sul nulla - rappresenta forse l’immagine plastica più emblematica del problema che le Marche hanno con le grandi opere infrastrutturali: tante promesse e belle parole che si traducono in incompiute da trascinarci dietro per tempi biblici. Ma ora l’iter si è rimesso in moto: «L’ok all’adeguamento della Guinza e il ritorno al progetto originario a 4 corsie del tratto marchigiano della Fano-Grosseto sono finalmente belle notizie. Un’opera attesa da decenni e che, una volta riavviata e completata, sarà determinante a riagganciare le regioni più sviluppate d’Europa». Un primo passo avanti era stato lo stanziamento da 150 milioni di euro dal Cipess, lo scorso 27 dicembre, per l’adeguamento della Galleria a Mercatello sul Metauro. Ora manca solo un ultimo passaggio prima di passare alla gara: l’ottemperanza alla Via da parte del Ministero dell’Ambiente e la firma del Commissario Ing Massimo Simonini. L’assessore non si sbilancia sulla road map, ma la gara d’appalto, con ogni probabilità, verrà fatta entro l’estate (se tutto fila liscio, già a luglio), per poi affidare i lavori entro l’anno.

In questo modo, la consegna e l’avvio dei lavori dovrebbero cadere entro il 2024. La strada per i lotti 2 e 3 è dunque tracciata. Ma il resto della E78? Quando potremo viaggiare sulle quattro corsie della Fano-Grosseto per andare dalle Marche alla Toscana, passando per l’Umbria? Considerando le tempistiche italiane per questo tipo di opere, probabilmente ci riusciranno i nostri nipoti. 


I passi avanti


Basti pensare che solo nelle Marche il progetto si sviluppa su 10 lotti, ognuno ad uno stato di avanzamento diverso, ma nessuno in fase di cantiere, Ma a questa giunta va riconosciuto di essere riuscita a sbloccare il tratto più critico del tracciato, ovvero quello della Guinza. L’altro rilevante risultato è che, mentre si conclude l’iter per bandire la gara dei lavori di adeguamento della Galleria a doppia canna, viene accolta la proposta della Regione di ritornare al progetto originario a quattro corsie: «Basti pensare - spiega Baldelli - che tutti gli svincoli sull’arteria, già in questa fase, verranno realizzati a livelli “sfalzati”, proprio per accentuare l’evidenza che si stia costruendo un’arteria già predisposta ad essere a quattro corsie. Una strada moderna, sicura e all’altezza di essere annoverata tra i collegamenti strategici d’Europa». Nel frattempo, si sta progettando anche il collegamento tra la Galleria della Guinza e l’E 45 in territorio umbro e lavorando al progetto dei lotti 4 (bypass di Mercatello) e 10 (bypass di Canavaccio), senza dimenticare che è stato approvato il definitivo del lotto 7 (variante di Urbania). «Il conto alla rovescia per la Fano-Grosseto è iniziato - traccia la rotta Baldelli -: le lancette sono già fissate per un appuntamento storico per le Marche intere». Che sia la volta buona per portare finalmente a casa la regina delle incompiute? Ai posteri l’ardua sentenza.
 

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