Aeroitalia batte cassa all’Atim: ecco il decreto da 305mila euro. ​Decreto ingiuntivo del giudice per il contratto di marketing da 750mila euro saltato

Aeroitalia batte cassa all’Atim: ecco il decreto da 305mila euro. Decreto ingiuntivo del giudice per il contratto di marketing da 750mila euro saltato
​Aeroitalia batte cassa all’Atim: ecco il decreto da 305mila euro. ​Decreto ingiuntivo del giudice per il contratto di marketing da 750mila euro saltato
di Martina Marinangeli e Veronique Angeletti
4 Minuti di Lettura
Venerdì 26 Gennaio 2024, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 15:19

ANCONA Un decreto ingiuntivo esecutivo da 305mila euro nei confronti di Atim, l’Agenzia regionale per il Turismo e l’Internazionalizzazione. Ad emetterlo è il Tribunale di Roma su richiesta di Aeroitalia, la compagnia che dal Sanzio opera i voli di continuità territoriale per Roma, Milano e Napoli. Motivo del contendere: l’ormai famoso contratto da 750mila euro per i servizi di promozione e marketing siglato tra Atim e Aeroitalia lo scorso 31 luglio. 


La vicenda

Contratto mai diventato operativo perché già la prima tranche da 250mila euro in scadenza il 1° ottobre non era stata pagata dall’Agenzia. «Aeroitalia non ha mai prodotto la fideiussione», la giustificazione del direttore di Atim Marco Bruschini. Ma ora la compagnia ne chiede conto e lo fa passando per le vie legali. «Solo 305mila euro? Non avevano detto che ci avrebbero chiesto 25 milioni», il commento sarcastico di Bruschini di fronte alla pec. E aggiunge: «Faremo sicuramente ricorso, abbiamo 30 giorni di tempo». La cifra di 305mila euro deriva dai 250mila di cui sopra, più l’Iva al 22%. Ora deciderà un giudice chi, nell’infinita querelle tra Aeroitalia e Atim, ha ragione. Ma intanto, tra un colpo di scena e l’altro, c’è un elemento che resta costante: il disservizio. Quasi ogni giorno, i ritardi e le cancellazioni operate da Aeroitalia sulle tratte della continuità territoriale costellano la programmazione del Sanzio, come è facile constatare dal sito di Ancona International Airport. 
Due rotazioni per Milano sono state eliminate nel giro di tre giorni e, quando è andata bene, i voli sono partiti e arrivati con un ritardo tra le 4 e le 5 ore. Ma la città lombarda non è l’unica vittima dei disservizi della compagnia. Anche la rotta per Napoli ha subito più di un’alterazione all’ordinaria programmazione. Ieri è saltata la partenza alla volta del capoluogo campano e l’arrivo è stato riprogrammato per le 00,20 di oggi.
E anche mercoledì il volo Ancona-Napoli XZ 02250, che doveva partire alle 14,45 è stato annullato.

Cancellazione che ha comportato anche il taglio del volo di ritorno Napoli Ancona XZ 02251. «I viaggiatori, secondo quanto analizzato da ItaliaRimborso - si legge in una nota dell’azienda che si occupa di risarcimenti per ritardi e cancellazioni di voli - potrebbero richiedere la compensazione pecuniaria di 250 euro, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004». Ieri mattina, inoltre, slittamenti in avanti sono stati registrati nella programmazione di tutte e tre le tratte domestiche ma, fanno sapere dall’aeroporto, in questo caso sono imputabili alla nebbia.

Le regole

Il meteo avverso rientra tra le cause di forza maggiore contemplate dal bando Enac - con cui Aeroitalia si è aggiudicata le rotte di continuità territoriale - per giustificare un ritardo o una cancellazione. Disservizi che però si stanno verificando con frequenza e a prescindere dalle condizioni meteo. È capitato in più di un’occasione che il volo diretto a Milano Linate finisse per atterrare a Bergamo (in ritardo). E non rappresenta più un’eccezione la scelta di accorpare i voli serali per Roma e Napoli. Insomma, dopo un dicembre da dimenticare, anche a gennaio il servizio di continuità territoriale procede a singhiozzo. È ormai nota la volontà di Aeroitalia di lasciare il Sanzio e le Marche, come più volte ribadito dall’ad Gaetano Intrieri. E ora che è partita la battaglia legale con Atim, difficilmente le cose potranno migliorare.

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