Visso, partito il cantiere contro l'emergenza frana in Largo Gregorio XIII: interessati 15 edifici

Visso, partito il cantiere contro l'emergenza frana in Largo Gregorio XIII: interessati 15 edifici
Visso, partito il cantiere contro l'emergenza frana in Largo Gregorio XIII: interessati 15 edifici
di Giulia Sancricca
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Sabato 23 Dicembre 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 12:48

VISSO - A Visso sono in corso i lavori sul versante franoso che interessa Largo Gregorio XIII. Un intervento molto delicato, frutto dello studio condotto dalla struttura commissariale e dalla Regione Marche, che interessa circa 15 edifici, tutti oggetto di riparazione post sisma, la viabilità pubblica e aree di afflusso turistico.

I fondi

Si tratta di un intervento per il quale l’Ufficio speciale ricostruzione Marche ad oggi ha già liquidato 764mila euro, a fronte di un contributo totale di 1,54 milioni di euro. «Si tratta di un passo importante sul fronte della sicurezza per questo comune dei Sibillini, tra i più colpiti dalla sequenza sismica del 2016/2017- spiega il commissario Guido Castelli -.

Per questa ragione gli va doverosamente dedicata un’attenzione particolare, così come facciamo per gli altri centri maggiormente danneggiati del cratere. Il rapporto con il presidente Acquaroli e l'Usr prosegue nel segno della costante e fattiva collaborazione». La mitigazione del rischio idrogeologico è principalmente resa necessaria dal fenomeno del distacco di materiali. È prevista la realizzazione sia di opere di difesa passiva che di interventi di consolidamento di tipo attivo per impedire che massi e materiale lapideo, a valle, possano mettere a rischio edifici o persone. L’intervento si divide in due distinti settori. Il primo è dedicato alla ricostituzione delle porzioni crollate e al consolidamento delle antiche mura, che costituivano il sistema di terrazzamento presente nella porzione ove insistono gli antichi edifici di Visso. Sempre nello stesso settore è previsto il consolidamento di un ammasso roccioso pericolante. Il secondo intervento, invece, prevede la realizzazione di barriere paramassi, in ragione dell’elevata estensione del versante da coprire, dalla presenza di una torre in pietra in condizioni instabili e della estesa copertura boschiva presente nell’area, che si vuole preservare per ragioni idrogeologiche e paesaggistiche.

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