UniMc al voto: Spigarelli e McCourt puntano al rettorato. Ma spunta anche il terzo incomodo

L’Università al voto: Spigarelli e McCourt puntano al rettorato. Ma ci sono anche tante altre questioni vive
L’Università al voto: Spigarelli e McCourt puntano al rettorato. Ma ci sono anche tante altre questioni vive
di Luca Patrassi
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Domenica 17 Aprile 2022, 06:30

MACERATA -  «Si rende noto alla comunità accademica che alle 13.30 il Decano dell’Università, il professor Diego Poli, ha proclamato il professor Francesco Adornato Magnifico rettore di questo ateneo per il prossimo sessennio accademico 2016/2022. La proclamazione è avvenuta in prima votazione con 317 voti favorevoli pari all’81% degli aventi diritto»: sono passati sei anni da quel giorno ed ora ci risiamo anche se la convocazione dei comizi elettorali non c’è ancora stata, dovrebbe esserci verso maggio. Il rettore Francesco Adornato è arrivato a fine corso, a vestire i panni del decano nel prossimo appuntamento elettorale sarà il professor Luigi Lacchè, anche lui già rettore di Unimc. 

 
Chi sono i candidati? Non essendo ancora stato pubblicato il decreto, formalmente non ci sono candidati ufficiali anche se due o tre nomi vengono dati per certi.

Il primo nome, in ordine di uscita dell’indiscrezione, è quello della docente di Economia applicata Francesca Spigarelli, prof ordinario del Dipartimento di Giurisprudenza. Il secondo nome è quello dell’attuale direttore del Dipartimento di Studi umanistici, l’irlandese John Francis McCourt. Già due nomi potrebbero anche bastare visto che si contrappongono le due roccaforti di Unimc, quella giuridica e quella umanistica, anche se entrambe le candidature appena descritte si presentano con l’obiettivo di attrarre consensi oltre gli steccati dell’appartenenza.

In questi giorni però si sta muovendo, per il tramite di contatti personali, anche il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Stefano Pollastrelli, ordinario di Diritto della Navigazione. Pollastrelli starebbe sondando il terreno per valutare le possibilità di una sua candidatura. Dicono che diversi degli interlocutori lo abbiano sostenuto in questo proposito. A meno che quella di Pollastrelli non sia una mossa tattica per far arrivare un messaggio alla Spigarelli, come dire «guarda che il Dipartimento non è compatto sul tuo nome». Già, ma la compattezza non è di questo mondo accademico e probabilmente potrebbe non averla, nel suo Dipartimento, il pur autorevole John Francis McCourt. 


Pare in ogni caso di capire che l’81% ottenuto alla scorsa elezione da Adornato non sia in vista, una corsa a due o a tre tra esponenti dei due Dipartimenti più autorevoli non può che creare spaccature, elezioni sul filo di lana. Le prossime saranno settimane decisive in attesa della formalizzazione delle candidature e delle elezioni di maggio/giugno. È anche vero che il mese di maggio non è sinonimo di storie di successo in letteratura, almeno da Manzoni a Leopardi, ma il direttore di Studi Umanistici McCourt è uno studioso di Joyce dal respiro internazionale, lo stesso, peraltro che può vantare la Spigarelli con il suo percorso accademico e la guida del China Center.

Il tutto in attesa delle mosse del direttore di Giurisprudenza. Il tempo di archiviare la Pasqua e si inizierà a fare il conto delle cattedre e dei voti sicuri senza dimenticare mai che, in epoca recente, c’è stato chi è entrato al voto rettore e ne è uscito come era entrato avendo perso per un paio di preferenze, si narra per una trattativa notturna. Altri tempi, altri costumi. Ora l’attenzione è rivolta alle elezioni che decideranno la guida dell’ateneo maceratese fino al 2028.

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