Tentato omicidio a Pieve Torina: Ricottini scarcerato dal giudice. il Gip Bellesi ha disposto i domiciliari senza braccialetto elettronico

Tentato omicidio a Pieve Torina: Ricottini scarcerato dal giudice. il Gip Bellesi ha disposto i domiciliari senza braccialetto elettronico
Tentato omicidio a Pieve Torina: Ricottini scarcerato dal giudice. ​il Gip Bellesi ha disposto i domiciliari senza braccialetto elettronico
di Benedetta Lombo
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Domenica 14 Aprile 2024, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 12:31

PIEVE TORINA Tentato omicidio di Pieve Torina, è stato scarcerato Giancarlo Ricottini il 63enne di Pieve Torina, titolare di un’azienda agricola, arrestato giovedì scorso per tentato omicidio. Ieri mattina in collegamento dal carcere di Montacuto, ad Ancona, si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto, il giudice per le indagini preliminari Daniela Bellesi ha convalidato l’arresto poi, in merito alla misura da applicare, accogliendo la richiesta dello stesso pubblico ministero Enrico Riccioni, ha disposto gli arresti domiciliari senza braccialetto elettronico. L’arresto era scattato giovedì scorso.

La ricostruzione

Nel pomeriggio un cacciatore 46enne di Fiuminata era andato con il figlio piccolo e un amico a Pieve Torina per addestrare due cani da caccia.

Si trovavano in località Fiume quando all’improvviso si era avvicinato il proprietario del terreno con tre cani maremmani. Tra i tre adulti sarebbe nata una discussione sulla presenza dei due cani da caccia sul terreno che per il 63enne era proprietà privata per il cacciatore invece era parte di una riserva privata in cui i cacciatori autorizzati possono andare ad addestrare i propri cani. I toni si sarebbero fatti sempre più accesi, il fiuminatese avrebbe chiesto a Ricottini di allontanare i pastori maremmani, preoccupato per la presenza del figlio piccolo. Sempre in base a quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Camerino impegnati a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, all’improvviso Ricottini ha estratto un coltello, una pattada con una lama lunga nove centimetri e con quella ha inferto un fendente contro il cacciatore puntando al torace. La lama ha trafitto il 46enne lateralmente perché al momento della coltellata la vittima si è girata. A quel punto l’aggressore si è allontanato mentre il cacciatore con il figlio e l’amico hanno raggiunto l’auto e chiamato i soccorsi. Il 46enne è finito al pronto soccorso dell’ospedale di Camerino, mentre i carabinieri hanno raggiunto Ricottini e lo hanno condotto in caserma. Arrestato per tentato omicidio, il 63enne era stato portato in carcere a Montacuto.

Gli accertamenti

Ora proseguono gli accertamenti dei militari della Compagnia di Camerino guidata dal capitano Angelo Faraca, il coltello utilizzato per l’aggressione è stato posto sotto sequestro, per i medici dell’ospedale di Camerino la vittima avrebbe rischiato di morire e non è escluso che già nelle prossime ore la Procura possa disporre una perizia sulla ferita.

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