Omicidio Alika, sit-in di associazioni e sindacati mercoledì in piazza a Civitanova

Omicidio Alika, sit-in di associazioni e sindacati mercoledì in piazza a Civitanova
Omicidio Alika, sit-in di associazioni e sindacati mercoledì in piazza a Civitanova
4 Minuti di Lettura
Lunedì 1 Agosto 2022, 16:13 - Ultimo aggiornamento: 2 Agosto, 08:17

CIVITANOVA - «Piangiamo per lui e per quelle persone che lo hanno lasciato morire» sono le parole di un’amica di Alika Ogorchukwu, il nigeriano di 39 anni ucciso a mani nude, per strada, a Civitanova, venerdì scorso, da Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, 32 anni, operaio originario di Salerno ma da tempo domiciliato a Civitanova. 

La costruzione di una comunità

«I tragici fatti di Civitanova Marche hanno sollecitato le organizzazioni impegnate nell'accoglienza e nei processi di inclusione, ad assumere una responsabilità collettiva per offrire risposte a garanzia della coesione sociale e dello Stato di diritto - si legge in una nota congiunta firmata da Refugees Welkome Macerata, Cgil, Cisl, Uil, Arci, Anpi, Libera, Amnesty, Rete degli studenti medi Marche, Gris Marche, Cnca Marche, Officina Universitaria, Articolo 1, Macerata Bene Comune, Sinistra Italiana, Federazione provinciale Partito Democratico, Demos Democrazia Solidale e Partito Democratico di Macerata -. Come organizzazioni maceratesi/marchigiane impegnate nella promozione e nella difesa dei diritti, nella costruzione di una comunità pacifica e inclusiva, rispettosa delle diversità e attenta ai bisogni dei più fragili, e quindi di tutti, esprimiamo dolore e sconcerto per l’insensato atto di brutalità che ha portato alla morte di Alika Ogorchukwu, un giovane uomo, che provava ogni giorno, con i mezzi che aveva a disposizione, a garantire una vita dignitosa, un futuro alla sua famiglia, al suo bambino, una speranza».

Difficile capire

«È davvero impossibile comprendere come si possa arrivare a riversare tanta rabbia cieca su una persona, ad esprimere in un gesto così efferato, barbaro il disprezzo per la vita umana - continua la nota -  è assurdo pensare che un incontro casuale su un marciapiede, in pieno centro città possa scatenare una tale violenza, consumata sotto gli occhi attoniti di tanti che hanno assistito e fissato in immagini quanto accaduto, ma senza riuscire a fare un qualunque gesto che potesse evitarlo.

Si tratta di una tragedia che ci interroga, prima di tutto come persone, spesso diventate ostaggio della paura del diverso, dell’insicurezza economica, dell’instabilità politica e sociale tanto da renderci incapaci di provare ogni empatia nei confronti dell’altro, di avere occhi per guardare oltre il nostro piccolo cortile che abbiamo eretto a fortino. Ma la morte di Alika ci interpella anche come comunità, che si è smarrita, disgregata, che ha sostituito la coesione con la contrapposizione, che non protegge più i suoi membri, ma li giudica, li emargina e li rifiuta, che vive un forte ritardo culturale sui temi del rispetto dei diritti, dell’accoglienza, della comunione, della solidarietà, che ha perso la capacità di progettare per il bene comune».

L'appuntamento

Oggi è il momento del dolore «di stringerci alla famiglia di Alika, alla comunità nigeriana così profondamente ferite da questa assurda morte, ma è soprattutto il momento della responsabilità, dell’impegno perché questo non accada più. È fondamentale uno sforzo comune per superare le contrapposizioni, le distanze, per recuperare un atteggiamento, un linguaggio di comunione, di compassione, di solidarietà. Come organizzazioni sentiamo urgente un lavoro di contaminazione, di testimonianza, di radicamento di una cultura che sa comprendere, accogliere e non giudicare, che sia in grado di includere e riconoscere la dignità di ogni persona. Per questo ci ritroveremo mercoledì 3 agosto 2022 a Civitanova, alle ore 21, in piazza XX Settembre e ci appelliamo: alle Istituzioni, alle comunità, al mondo dell’associazionismo religioso e laico, sociale e culturale, ai partiti, ai movimenti e a tutti i cittadini che credono nel valore della pace, della persona, della vita, della solidarietà e della democrazia per aderire all'iniziativa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA