Macerata, sfregio all’ex Casa del custode. Graffiti anche dopo il restauro: «Una ferita per la collettività»

Macerata, sfregio all’ex Casa del custode. Graffiti anche dopo il restauro: «Una ferita per la collettività»
Macerata, sfregio all’ex Casa del custode. Graffiti anche dopo il restauro: «Una ferita per la collettività»
di Mauro Giustozzi
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Venerdì 3 Maggio 2024, 01:00 - Ultimo aggiornamento: 12:22

MACERATA Nuovo attacco di writer selvaggio in città. Stavolta a farne le spese è stata la ex Casa del custode, da poche settimane ribattezzata MuBi Macerata – Museo di biodiversità e storia naturale dove presto sarà creato un hub dedicato a esposizioni e mostre temporanee. Nei giorni scorsi, una mano ignota ha sfregiato e vandalizzato il muro appena restaurato con due scritte comparse nella parte inferiore del manufatto, quella che collega via Cadorna con lo scivolo che conduce ai giardini Diaz.

L’intervento

L’intervento edilizio di recupero del manufatto era molto atteso in città perché è andato a recuperare un bene degradato e inutilizzato, costruito nel 1888, facendolo diventare in prospettiva un punto di riferimento culturale e turistico del capoluogo: il profondo restyling del complesso alle porte del polmone verde della città è stato realizzato dall’architetto Luca Schiavoni e dalle imprese Rti Edilizia Azzacconi srl/Stacchio Impianti Srl per un importo contrattuale di 905.075 euro.

Ancor prima della sua apertura ecco che i muri sono stati imbrattati da scritte e graffiti che minano il decoro dell’edificio.

Il gesto

«Un gesto da condannare su un bene recuperato con fondi pubblici di tutti i cittadini - afferma l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori - che deve ancora entrare in funzione, e presto lo sarà, e che ferisce la collettività. Le scritte sono comparse dalla parte del vialetto che collega via Cadorna ai giardini Diaz. Da parte dell’amministrazione comunale c’è da tempo un lavoro che vuole portare decoro e pulizia in tutta la città togliendo le scritte o i graffiti che nulla hanno di artistico, restaurando le parti pubbliche, mentre per quelle dei privati è stata sottoscritta una convenzione per accedere a prezzi calmierati a questa operazione. In Galleria del commercio è stata svolta un’opera di bonifica da scritte e graffiti che ha restituito decoro e pulizia a quell’area: peraltro in alcuni interventi vengono utilizzati prodotti che sono anti-graffiti, ossia impediscono che ne vengano realizzati altri nelle zone ripulite e anche se questo dovesse accadere basta un po’ d’acqua per mandarli via invece della più complessa procedura che di solito avviene. Nel caso del MuBi sarà necessaria invece una ritinteggiatura essendo una pittura muraria. Dispiace molto e io credo che ancor prima del controllo che avviene con le telecamere, che non possono essere messe dappertutto, ci debba essere un più spiccato senso civico da parte di tutti. Preferirei questo alla repressione, anche perché poi chi viene individuato rischia un processo penale per questo genere di imbrattamenti».

Il regolamento

Inoltre la modifica al nuovo regolamento della polizia municipale ha portato ad elevare multe fino a 300 euro per chi imbratta. Eppure il centro di Macerata resta sotto lo scacco dei writer. Graffiti ovunque, in ogni angolo, sulle mura pubbliche e in quelle degli edifici privati dove i proprietari si sono ormai arresi di fronte alla mancanza di decoro e di attenzione che arriva in primis da parte dei cittadini stessi. Tra le zone più colpite ci sono via Mozzi, via Crispi, corso Repubblica, la scalinata pedonale che collega via Santa Maria della Porta con la sottostante via Padre Matteo Ricci. Vandalizzato anche il percorso pedonale del parcheggio Centro Storico che sale a via Crescimbeni, come l’intera zona di via Lauro Rossi e largo Aurispa. Oltre al centro storico, bersagliate da graffiti e scritte ci sono le zone del Convitto e giardini Diaz ed i corsi Cavour e Cairoli.

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