USSITA - Sono spariti grondaie e pluviali in rame dai cantieri della ricostruzione ad Ussita. Nel mirino sono finiti addirittura un cancello in ferro di una casa devastata dal sisma a Calcara di proprietà del consigliere di minoranza Guido Rossi, una canna fumaria a Capovallazza, un altro furto di rame è stato segnalato a Frontignano, tutte frazioni di Ussita. Dei furti sono stati informati i carabinieri, al momento non si sa se ci sia un collegamento tra questi raid e la denuncia di un 44enne che lavora nei cantieri della ricostruzione, sorpreso nei giorni scorsi a Belforte con 80 chili di rame e denunciato dai carabinieri.
Le segnalazioni sono arrivate direttamente dai proprietari delle case.
Tra coloro che sono stati colpiti da un furto, come detto, anche il consigliere comunale di minoranza Guido Rossi: «Sono stato vittima del furto del cancello di ferro, l’unica cosa rimasta della mia casa, ho fatto denuncia ai carabinieri. Avevo chiesto, attraverso una mozione in consiglio comunale, di installare tre telecamere a controllo di ogni strada di collegamento di Ussita ma la sindaca e tutta la sua maggioranza l’hanno bocciata con le motivazioni più assurde».
A stretto giro, come è solita fare la sindaca Silvia Bernardini ha risposto sulla pagina social della maggioranza, annunciando che la prossima settimana inizieranno i lavori di installazione delle telecamere di videosorveglianza: «La prossima settimana partiranno i lavori per l’installazione di telecamere di sicurezza per la videosorveglianza degli accessi ad Ussita. Non indico i punti per ovvie ragioni, ma queste prime telecamere fanno parte di un progetto più complesso che vede coinvolto anche il corpo dei vigili urbani che da un po’ di tempo ormai ci siamo abituati a vedere sul nostro territorio, anche questa tra l’altro importante novità. Siamo potuti partire con controlli seri sui cantieri, sulla viabilità e tante altre cose. Le telecamere permetteranno di leggere le targhe in ingresso ed in uscita dal nostro territorio».