Civitanova, feto nel sacchetto
si cerca la mamma: spunta una pista

Civitanova, feto nel sacchetto si cerca la mamma: spunta una pista
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Domenica 27 Dicembre 2015, 10:48 - Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 11:03

CIVITANOVA - Giallo del feto trovato morto in un sacchetto di plastica, il campo delle ricerche si sta restringendo.

La polizia ha gli occhi puntati sui filmati delle telecamere di videosorveglianza installate a Trodica, in via Dante Alighieri. Sembrano essere proprio le telecamere nelle vicinanze delle fermata dell'autobus la chiave per risolvere il caso del feto, una femminuccia di cinque mesi morta al massimo 48 ore prima, rivenuto nel tardo pomeriggio del 23 dicembre da due quindicenni che non vivono a Civitanova.
Si erano rifugiate nell'androne di un palazzo in corso Dalmazia per aprire quel sacchetto misterioso preso per strada, alla fermata dell'autobus.

Le due quindicenni che hanno fatto la macabra scoperta sono tornate a casa subito dopo essere state ascoltate dagli agenti del commissariato. Su di loro non c'è alcuno sospetto, anche se la versione fornita dalle ragazzine appariva in un primo momento molto confusa.

Una delle due adolescenti, da Trodica di Morrovalle, era salita su una corriera diretta a Civitanova. Alla fermata, però, aveva notato un sacchetto di profumeria. Dentro, non a caso, al momento dell'apertura sono stati trovati anche campioncini di profumo. Era appoggiato su una panchina e, secondo quanto riferito dalla ragazzina agli inquirenti, lo aveva preso con lei e lo aveva portato fino a Civitanova. In realtà già la mattina stessa, mentre andava a scuola, avrebbe notato quel grosso sacchetto. Poi, insieme con la sua compagna di scuola di Montelupone, aveva raggiunto l'androne della galleria per aprire il sacchetto. Dentro non c'era il regalo dimenticato da qualcuno alla fermata del bus di via Dante Alighieri, ma un feto morto chiuso in un altro involucro.

Al momento non ci sono indagati e immediatamente era stato escluso che la madre fosse una delle due. Gli agenti del commissariato hanno ascoltato anche altri ragazzini, tutti giovanissimi che sono soliti ritrovarsi in quella zona, per chiarire in tutto e per tutto la versione delle quindicenni.

Versione che non ha destato i sospetti degli inquirenti: le ragazzine, infatti, sono estranee ai fatti. La salma della piccola ora si trova all'obitorio dell'ospedale di Civitanova Alta.

Secondo quanto emerso da una prima ispezione, effettuata dal medico legale Antonio Tombolini, il corpicino ha la pelle chiara e potrebbe essere la figlia di una donna di etnia asiatica o sudamericana. Sarebbe venuta al mondo viva, poi sarebbe deceduta poco dopo. Il corpicino era lavato e pulito.


L'autopsia, inizialmente prevista per la mattina della vigilia di Natale, è stata sospesa su disposizione del magistrato. Il feto della bambina si trova conservato con la formaldeide, in attesa dell'esame del Dna.

A parte gli esami autoptici, rinviati a data da destinarsi, le indagini si concentrano tutte sui filmati delle telecamere di videosorveglianza installate vicino la fermata dell'autobus. È a due passi da una gioielleria, Dora Lombardi, ed è su quegli occhi elettronici che gli inquirenti stanno lavorando. Sono state acquisite dalla polizia, giunta sul posto per un sopralluogo, e visionate.

Le telecamere, infatti, potrebbero aver ripreso qualcuno che abbandona sulla panchina il sacchetto di plastica di una profumeria, dentro cui si trovava nascosto il feto morto. I pm Claudio Rastrelli e Luigi Ortenzi hanno aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di interruzione illegale di gravidanza. Saranno gli esami a chiarire se il feto sia frutto di un aborto spontaneo oppure indotto da farmaci.


Gli agenti della Squadra mobile di Macerata, guidati dal vice questore aggiunto Alessandro Albini, e quelli del commissariato di Civitanova, diretti dal commissario capo Roberto Malvestuto, stanno già seguendo alcune piste in particolare. Si cerca la madre del bambino e i filmati delle telecamere di videosorveglianza, come detto, potrebbero portare a lei o comunque a chi ha abbandonato la busta con dentro il feto.

Accertamenti anche su una paziente che il 23 dicembre si era presentata al pronto soccorso di Macerata con una emorragia all'utero.

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