PORTO SAN GIORGIO - La Confcommercio soddisfatta dell’ordinanza che vieta l’accesso alla spiaggia. Sull’ordinanza emessa dal Comune di Porto San Giorgio e approvata anche dal prefetto, la posizione della Confcommercio Marche Centrali di Fermo è assolutamente favorevole. Innanzitutto, perché si tratta della medesima ordinanza, con la sola modifica di anticipare il divieto alle 22 piuttosto che alle 23: un provvedimento che era stato specificamente richiesto da tutta la categoria di balneari, durante un incontro, al quale era presente anche il sindaco Nicola Loira.
La posizione
La categoria è stata accontentata e tiene a sottolineare che il divieto, di fatto, non va a ledere gli interessi commerciali di nessuno visto che le attività ordinarie non subiranno modifiche. L’obiettivo dei balneari è quello di evitare che la spiaggia diventi teatro di soprusi in piena notte ed evitare di dover ridisinfettare tutte le attrezzature. L’importante è che la misura preventiva funzioni. «Sostanzialmente si tratta della stessa ordinanza dell’anno scorso - ribadisce il vicepresidente regionale dei balneari, Romano Montagnoli - anticipata solo di un’ora. È stata una richiesta da parte di molti dei nostri colleghi per la necessità di andare ad incidere direttamente sulla movida, dato che ultimamente risultano troppi i giovani e molto giovani che creano problemi. Dalla nostra categoria è partita questa richiesta con l’auspicio e l’intento di limitare la spiaggia da usi impropri. Per quanto riguarda il lavoro o per chi volesse organizzare eventi, non c’è alcun problema, basta inviarne comunicazione al Comune con una email, così da informare anche le forze dell’ordine. Ringraziamo l’amministrazione che ci è venuta incontro e ci ha seguito anche su questa questione.
L’altra voce
Di diverso parere l’ex sindaco Andrea Agostini che denuncia la limitazione di libertà per chiunque volesse andare in spiaggia: «Secondo anno consecutivo di divieto - rimarca - con un’ordinanza sindacale che interdice l’accesso la sera. È accaduto l’anno scorso, dalle 23 alle 6, si ripete ora dalle 22 alle 4. Esclusi gli addetti ai lavori e speciali autorizzazioni ad hoc per eventi, il mare di notte diventa un tabù. Capisco le esigenze di sanificazione da Covid e di sicurezza da atti vandalici, ma siamo sicuri che negare a noi e ai nostri figli ogni libertà sia l’unica soluzione possibile? Alzi la mano chi non è mai stato in spiaggia una notte, che fosse per un amore o per un’amicizia o anche solo per ritrovare se stesso».