Porto Sant'Elpidio, antenne, c’è l’intesa in commissione: «Occhio a scuole e impianti sportivi»

L’assessore Bracalente accoglie le richieste di Battilà. Attenzione alla posizione dei tralicci

Porto Sant'Elpidio, antenne, c’è l’intesa in commissione: «Occhio a scuole e impianti sportivi»
Porto Sant'Elpidio, antenne, c’è l’intesa in commissione: «Occhio a scuole e impianti sportivi»
di Sonia Amaolo
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Giovedì 15 Febbraio 2024, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 12:10

PORTO SANT'ELPIDIOPiano antenne, si trova l’accordo in commissione tra l’amministrazione e il capogruppo del Laboratorio Civico Blu Gian Vittorio Battilà, che chiede al Comune di monitorare le antenne e di attivarsi per garantire la sicurezza nei luoghi più sensibili. Erano presenti in commissione i capigruppo Nerico Mignani, Gioia Di Ridolfo, Francesco Pacini, l’assessore Maria Laura Bracalente che ha la delega all’Ambiente e l’architetto Lauretta Cardoni dell’Ufficio ambiente.

Si è fatta tutta la cronistoria delle antenne, a cominciare dal primo piano del 2007, che era stato proposto dal padre del capogruppo civico, l’allora assessore Gianni Battilà ai tempi del sindaco Mario Andrenacci.

Si voleva evitare la selva di antenne e si richiedeva una pianificazione, dopo dieci anni si rimise mano al progetto, dopo le nuove normative che si sono susseguite. Le installazioni seguono un iter di un anno circa tra Conferenza dei servizi e osservazioni. In quanto alle normative, c'è la legge regionale del 2017. Con Battilà alla commissione c’erano i cittadini più sensibili all'argomento, che hanno potuto ascoltare e Battilà ha chiesto all'assessore di interloquire con la Regione per vedere di inserire nel Piano antenne una limitazione delle distanze, 200 metri almeno di distanza dai siti come le scuole, gli asili nido, gli impianti sportivi. Si è parlato anche di 5G, le antenne sarebbero tutte state adeguate ma «sono attive? Se non lo sono, quando saranno attivate?» chiede Battilà, che può ritenersi soddisfatto per come è andato il dibattito in quanto sarebbero state esaudite le sue richieste.

Le richieste

La prima era di installare le centraline da prendere a noleggio, certificate e monitorate dall’Arpam, per misurare annualmente i siti come la scuola Pennesi, dove c’è un affollamento di antenne. Bracalente si è detta interessata a richiedere la misurazione nella zona della scuola elementare del centro e in altri da identificare. E Battilà è soddisfatto «per l’apertura da parte dell’assessore, così si avvia un percorso utile a identificare i siti». Chiarito tutto l'iter sui nuovi casi, e cioè tutto il percorso che va dall'istanza presentata dalla compagnia telefonica alle rilevazioni Arpam, Battilà rimarca che «abbiamo ottenuto l'impegno, da parte del Comune, di effettuare una rilevazione all’anno, con l’interesse a monitorare i siti dove risultano emissioni sopra soglia, siti che il Comune deve segnalare all’Arpam. Laddove i privati segnalano i superamenti dei limiti di sicurezza s'interviene con specifici controlli. Alcune città italiane hanno imposto una distanza minima di 200 metri per i luoghi sensibili, di 150 metri per i luoghi ad alta densità abitativa e di almeno 75 metri tra una casa e l’altra», chiosa Battilà.

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