PORTO SAN GIORGIO - Quattro rapinatori, tre complici tra cui un basista di Comunanza residente a Marina Palmense. Gli altri tutti napoletani.
Un'impeccabile rete investigativa e un' impressionante tempestività d'intervento. Sono questi i due elementi che hanno portato la polizia di Stato a sgominare, in un batter d'occhi, il commando armato che mercoledì pomeriggio, con l'ausilio di un basista, B.G. le sue iniziali, 58enne di Comunanza e residente a Marina Palmense, ha tentato di rapinare la banca popolare di Ancona, a Porto San Giorgio. Un'operazione da manuale quella messa a segno dal commissariato di Fermo e dalla squadra Mobile di Ascoli Piceno.
A svelare i retroscena della vicenda questa mattina è statao il dirigente del commissariato Roberto Palcani e il capo della Mobile della questura di Ascoli, Roberto Di Benedetto.
Una presenza che ha fatto saltare nervi e piani costringendoli alla fuga, oltretutto a mani vuote. Sul posto è subito arrivata una pattuglia con un Sos diramato a tutto campo che ha interessato anche i carabinieri. Nel mirino una Saab nera. Ma l'attività di intelligence non era partita mercoledì. La polizia, infatti, dopo una tentata effrazione, ad agosto, su una finestra di una banca di Fermo, aveva messo gli occhi su quel basista fermano.
E infatti i poliziotti poco dopo hanno circondato la sua residenza a Marina Palmense dell'uomo e, dopo aver notato lì vicino quella Saab nera parcheggiata e col motore ancora caldo, hanno fatto irruzione nella casa. All'interno c'era, al gran completo, il commando che poco prima aveva assaltato la banca: sei uomini, tutti napoletani, e il basista.
Con loro anche guanti, passamontagna, cappellini, cutter, torce, cellulari, ventose per sorreggere il vetro della finestra forzata e un paio di occhiali da sole (per nascondere un difetto a un occhio di uno dei rapinatori). I banditi hanno provato a disfarsi di quegli oggetti. Hanno anche tentato la fuga cercando di calarsi da una finestra con le classiche lenzuola annodate. Ma ormai, con la polizia schierata, per loro non c'erano più speranze di farla franca.