PORTO SAN GIORGIO - Posta sotto sequestro l'imbarcazione del Cozzaro Nero Basilio Ciaffardoni, incendiata dolosamente nella notte tra giovedì e venerdì mentre era ormeggiata al porto. Ora tutto è in mano ai carabinieri che hanno effettuato sul luogo i rilievi di rito: a dare un aiuto ai militari dell'Arma potrebbero essere anche le telecamere della videosorveglianza che sono già sotto analisi, anche se non arrivano a coprire il cono d'ombra del pontile A, ove la Gladius di Ciaffardoni era come sempre posizionata.
Basilio Ciaffardoni, responsabile tecnico del porto sangiorgese, si aspetta, prima o poi, dei nomi e dei cognomi. «So che ci sarà da attendere, ho massima fiducia nell'operato degli inquirenti. Ma è chiaro che mi aspetto, alla fine di questa triste vicenda, che vengano condannati coloro hanno agito - le parole del proprietario di Gladius -. Se non si arriva a questo, non servirebbe più lavorare onestamente, converrebbe allora andare all'estero. Il messaggio che è stato diffuso con quest'atto vandalico non è arrivato solo a me, ma è stato dato a tutta la comunità di persone oneste che lavora al porto e anche alle forze dell'ordine stesse. Una cosa del genere non doveva accadere, ma ora sono sicuro che arriveranno le giuste risposte». Nemmeno troppo velato è il riferimento ad un qualcuno che si muove fuori dai binari, abusivamente, non rispettando regolamentazioni sentendosi più forte di tutto.