In migliaia sul nuovo ponte: «Bello, ora un’unica ciclabile per tutta la riviera fermana»

In migliaia sul nuovo ponte: «Bello, ora un’unica ciclabile per tutta la riviera fermana»
In migliaia sul nuovo ponte: «Bello, ora un’unica ciclabile per tutta la riviera fermana»
di Domenico Ciarrocchi
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Lunedì 18 Marzo 2024, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 13:42

FERMO Il sole e il caldo di questo inverno fantasma hanno aiutato, ma la curiosità era già nell’aria e ieri mattina il nuovo ponte ciclopedonale sull’Ete è stato invaso da pedoni e ciclisti. E tanti curiosi. Dopo il taglio del nastro di sabato pomeriggio, il primo vero test per una delle opere più attese. Con una promozione ottenuta a pieni voti.

Sul ponte incontri e selfie, come quelli scattati dall’assessore Alessandro Ciarrocchi che, in tenuta da ciclista, ha incontrato sul posto il sindaco Paolo Calcinaro.

Una bella giornata a testimonianza di quanto il ponte fosse atteso. L’attesa è stata lunga, il via al progetto è del 2018, ma in realtà se ne parlava già dagli anni precedenti. In campo anche gli appassionati delle due ruote, la società Chronobike di Porto San Giorgio, ad esempio, ha organizzato un tour guidato, sfruttando le piste ciclabili che in questi anni a mano a mano sono nate e cresciute sulla costa.

Il post

E ora, «dopo anni di progetti, discussioni e di impegno di tante amministrazioni comunali che si sono succedute - rimarca in un post il sindaco di Porto San Giorgio Valerio Vesprini - finalmente il ponte è realtà. Un giorno memorabile per il nostro territorio che dobbiamo vivere con gratitudine e gioia, perché questo ponte rappresenta più di una semplice infrastruttura che collega due zone di uno stesso litorale. Questo è il simbolo tangibile della tenacia e della determinazione di un territorio e di una provincia, che lavora insieme, che vive insieme, che lotta insieme e soprattutto che sogna insieme». L’importanza del ponte è testimoniata dall’aiuto che garantisce al turismo sia di Porto San Giorgio, la meta più gettonata fra le spiagge del Fermano, che della stessa Fermo, la quale sta investendo molto sulla riviera sud di Marina Palmense. Il sindaco Paolo Calcinaro sottolinea come ieri in migliaia abbiano finito per scoprire un lembo di litorale in passato troppo spesso relegato in un cantuccio. «Quanta gente - si chiede su Facebook - ha scoperto o riscoperto Marina Palmense questa mattina (ieri, ndr)? In migliaia. E lo ripeto, dovrà rimanere così: libera e naturale. Ma accogliente: con le attività presenti che daranno anche ristoro, con arredo urbano di panche, cestini, rastrelliere per bici. Oggi (ieri, ndr) era un vero e proprio spettacolo. Perché poi il mare è proprio questo».

Il futuro

Ora è però importante sostenere nella maniera dovuta il turismo in bici e garantire un collegamento effettivo fra le ciclabili. «In pratica - rimarca un cicloturista che abbiamo incontrato sul ponte - adesso si può andare in bici senza dover prendere il lungomare o, peggio, la Statale, dal lungomare nord di Porto Sant’Elpidio, dove poi dovranno costruire l’altro ponte verso Civitanova, fino a Marina Palmense, passando anche per la ciclabile di Tre Archi e quelle nuove di Lido di Fermo e Porto San Giorgio. L’unico punto finora scoperto per un tratto è quello fra Marina Palmense e Marina di Altidona, perché qui poi si può tornare sulla ciclabile passando per il ponte ciclopedonale sull’Aso. Insomma: il più è fatto».

L’Ascolano

Maggiori difficoltà si registrano invece verso sud, nell’Ascolano, visto che dopo Marina di Campofilone occorre per forza tornare sulla Statale che si può abbandonare solo a Cupra Marittima, svoltando verso mare dopo il museo malacologico. Qui inizia uno dei tratti più belli, in particolare quello che sbuca a San Benedetto.

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