La frase sui gay, condanna unanime
Carfagna: meglio non fare certe battute

Il ministro Carfagna
Il ministro Carfagna
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Martedì 2 Novembre 2010, 15:07 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 02:42
ROMA (2 novembre) - E' bufera per la frase del premier Silvio Berlusconi sugli omosessuali. L'opposizione insorge, mentre il mondo gay in rivolta e chide le scuse del presidente del Consiglio. Critiche arrivano anche dal Pdl.



«Berlusconi nasce nel discredito della politica e intende morire nel discredito della politica. Come Sansone vuole abbattere tutto con tutti i Filistei. Porta il paese nel caos sotto il profilo politico, morale, economico e sociale», ha detto Pierluigi Bersani. «La nostra preoccupazione è che la situazione del paese è sottovalutata. Nel flusso cronachistico, pecoreccio, giorno dopo giorno si perde di vista il problema drammatico che abbiamo di fronte: siamo sicuri che questo centrodestra, Berlusconi in testa, porta il paese nel caos», ha detto ancora il segretario del Pd, sottolineando che «siamo alla ingovernabilità: non c'è il governo».



«Quella di Silvio Berlusconi è stata una battuta, la chiusa di un discorso serio, di ben altro tenore. Il Presidente del Consiglio non intendeva assolutamente, e‚ ha mai inteso, offendere le donne o gli omosessuali». Anche il ministro Carfagna prende le distanze dal premier. «Questo governo, anzi, ha il merito di essersi impegnato, come nessuno prima, contro le discriminazioni nei loro confronti. Aggiungendo che «proprio per non oscurare tutto questo lavoro, frutto di un impegno costante e condiviso dell'intero esecutivo, sarebbe opportuno che ciascuno di noi si astenesse dal fare battute».



«Non soltanto la lotta all'omofobia è entrata per la prima volta in una campagna di comunicazione istituzionale della Presidenza del Consiglio - afferma Carfagna - ma il tema della non-discriminazione è stato affrontato, sempre per la prima volta, all'interno delle scuole nel corso della Settimana contro la violenza, da poco conclusa, le cui attività proseguiranno per l'intero anno scolastico. Abbiamo inoltre promosso un Osservatorio cittadino contro le discriminazioni in collaborazione con il Comune di Roma e molte amministrazioni locali, esperienze che saranno replicate in altre città. Sul fronte della sicurezza, e come richiesto da molte associazioni, è stato infine creato l'Osservatorio contro le discriminazioni della Polizia di Stato, un nucleo di specialisti che si prefigge di prevenire e risolvere più velocemente i crimini commessi in nome dell'orientamento sessuale».



«Un presidente del Consiglio che, di fronte alla crisi del suo governo e di fronte a vicende personali
che potrebbero portarlo a subire accuse per abuso di potere, non riesce ad avere comportamenti e atteggiamenti consoni al ruolo che ricopre, ma trova modo e maniera di fare dichiarazioni offensive e volgari nei confronti delle donne e dei gay, di attaccare la stampa, di ritornare (udite, udite) sulla vicenda delle intercettazioni è un uomo che non è all'altezza di governare il nostro Paese», ha detto la capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro. «Siamo di fronte ad un irresponsabile che vuole sembrare forte e baldanzoso, ma che invece è arrivato, in modo triste e squallido, alla fine della sua parabola politica. L'urgenza delle sue dimissioni e della fine del suo esecutivo - sostiene Anna Finocchiaro - è ogni giorno più evidente».



«Il posto ideale per Berlusconi non è certo palazzo Chigi ma una bettola di periferia. Oggi, infatti, abbiamo avuto l'ennesima prova dell'inadeguatezza del signor Silvio Berlusconi a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio. Berlusconi vive ancora nell'età della pietra, anzi, peggio: vive nell'era delle discriminazioni razziali, sessuali, etniche e religiose», ha affermato in una nota il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro spiegando che «bisognerebbe ricordargli che, nel frattempo, il nostro Paese ha ratificato il trattato di Lisbona che ha riconosciuto il diritto alla non discriminazione basata anche sull'orientamento sessuale». «Essere gay - aggiunge Di Pietro - è solo un diverso modo dell'essere e non una condizione di cui vergognarsi».



Una battuta «gratuita» e «volgare» che offende «non solo le persone omosessuali ma anche le donne» e per la quale Berlusconi si deve scusare, ha commentato Paolo Patanè, presidente nazionale dell'Arcigay. «Questa frase - ha spiegato Patanè - è espressione di una cultura machista, arretrata e offensiva per le persone omosessuali ma anche per donne. Un frase che proviene da un atteggiamento di disprezzo nei confronti della dignità delle persone e che conferma il clima imbarazzante e grottesco in cui cui il presidente del Consiglio sta precipitando il Paese. Berlusconi - ha concluso Patanè - si scusi con tutti, con le persone omosessuali e con donne per una frase dietro la quale c'è una visione del mondo femminile che non fa onore al capo del governo di un Paese dell'Unione europea».



«Affermare che è meglio appassionarsi alle belle ragazze che essere gay è una battuta arcaica e infelice. Continuare a parlare in questo modo degli omosessuali, è un atteggiamento idiota, perché oggi è acquisito che l'orientamento sessuale ha natura biologica». Così l'attrice americana Julianne Moore commenta le dichiarazioni odierne del premier Silvio Berlusconi, durante la conferenza stampa di 'The Kids Are All Right' di Lisa Cholodenko, in cartellone fuori concorso al Festival di Roma. La 49enne Moore riceverà questa sera il Marc'Aurelio d'Oro.
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