Lo sciame di particelle solari secondo il servizio meteorologico nazionale del Regno Unito, ha raggiunto la Terra muovendosi alla velocità di 600 chilometri al secondo e inizialmente l'Agenzia americana per l'atmosfera e gli oceani (Noaa) aveva previsto per oggi una tempesta magnetica moderata, di livello G2. In quel caso, oltre a produrre spettacolari aurore visibili anche a latitudini inconsuete, la tempesta avrebbe potuto creare problemi ai sistemi elettrici e disturbi alle comunicazioni radio alle alte latitudini. Le tempeste magnetiche non sono rare durante la fase di attività minima del Sole, come quella attuale, e che il Sole attraversa periodicamente, ogni 11 anni.
Anche in questa fase, infatti, possono formarsi estesi buchi nella corona, che sono regioni che sembrano più scure perché emettono meno radiazioni X e ultraviolette e che sono capaci si scagliare nello spazio raffiche veloci di vento solare.
Se il buco si trova di fronte alla Terra, come in questo caso, il vento scagliato la colpisce in pieno. Se la tempesta generata è lieve le uniche conseguenze sono spettacolari aurore: quelle in corso sono visibili dalle regioni polari, fino al Nord degli Stati Uniti.