Milioni per la società della maxi discarica di Riceci, iniziativa della Lega in tutti i consigli: «Caos totale, azzerare il cda di Mms»

Milioni per la società della maxi discarica di Riceci, iniziativa della Lega in tutti i consigli. Nella foto la sede di Marche Mulriservizi e, nel riquadro, il segretario provinciale della Lega Enrico Rossi
Milioni per la società della maxi discarica di Riceci, iniziativa della Lega in tutti i consigli. Nella foto la sede di Marche Mulriservizi e, nel riquadro, il segretario provinciale della Lega Enrico Rossi
di Lorenzo Furlani
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Martedì 4 Luglio 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 19:18

PESARO «Azzerare il consiglio di amministrazione di Marche Multiservizi ormai nel caos totale». La prima iniziativa istituzionale provocata dall’inchiesta del Corriere Adriatico sul retroscena finanziario dell’operazione Riceci, a cui ieri è seguita la notizia delle dimissioni dal cda di Margherita Pedinelli, l’assume la Lega.

Il direttivo provinciale guidato dal segretario Enrico Rossi comunica che in tutti i consigli comunali della provincia in cui la Lega è rappresentata, a partire da quello di Pesaro, sarà promosso un atto che impegna il sindaco e la giunta «a presentare all’assemblea dei soci di Marche Multiservizi e a votare favorevolmente una mozione di sfiducia per l’intero cda della società medesima». 

Il contratto firmato

Quindi tutti a casa, a partire dall’amministratore delegato di Mms Mauro Tiviroli che ha pianificato l’operazione, autorizzata dal cda all’unanimità (assente Pedinelli) il 12 dicembre scorso, per la stipula del contratto con la società Ecoservizi di San Marino volto all’acquisizione di Aurora srl di Rimini, che ha progettato la discarica per 5 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, rilevandone (il 20 dicembre) il 40% con un investimento di 3,2 milioni di euro (gli altri 2 cosiddetti closing, che prevedono ulteriori consistenti esborsi, sono programmati in occasione dell’autorizzazione dell’impianto e dell’avvio del suo esercizio).

Anche se poi l’iniziativa della Lega, nel caso in cui fosse approvata dai consigli comunali come quello pesarese a maggioranza di centrosinistra, porterebbe alla sostituzione dei 5 consiglieri di parte pubblica, riservando meramente una censura politico amministrativa agli altri 4 la cui nomina spetta al partner industriale Hera (tra cui appunto Tiviroli), secondo i patti parasociali firmati a suo tempo dal socio privato con il Comune di Pesaro.

«Decisione irrispettosa»

Quella decisione del cda viene giudicata dalla Lega «completamente irresponsabile e oltremodo irrispettosa dei diversi soggetti competenti interessati, in quanto: è avvenuta senza alcuna condivisione con i Comuni soci e senza che questi abbiano espressamente formalizzato il loro parere; si è sostanziata senza un adeguato, opportuno e necessario percorso di trasparenza, come del resto dichiarato pubblicamente dal consigliere dimissionario Margherita Pedinelli; è avvenuta senza le adeguate certezze relative alla possibilità di realizzazione dell’impianto presso il sito prescelto, dal momento che la società non ha ancora le autorizzazioni e che i risvolti normativi rendono particolarmente controverso l’iter».

Le preoccupazioni tra i soci

Inoltre, nella mozione la Lega osserva che quell’operazione finanziaria «genera tra i soci forti preoccupazioni legate al rischio di vanificare gli investimenti economici finora effettuati e di dover affrontare richieste risarcitorie da parte di Ecoservizi srl di fronte agli impegni assunti che potrebbero non essere rispettati» e «ha creato un clima di disorientamento completo sia tra i soci, sia all’interno della governance stessa».

La contestazione politica

Dalla censura istituzionale alla polemica politica il passo è breve. «All’interno di Marche Multiservizi siamo alla resa dei conti  - attacca la Lega - e dentro al Pd è partito il tutti contro tutti, fatto di accuse reciproche e totale mancanza di trasparenza.

Su questa vicenda lo spettacolo indecoroso portato avanti dal Pd e dai suoi alleati è imbarazzante».

«Il Pd prima lottizza il cda, poi ne sconfessa le decisioni per salvare la faccia di fronte a tutti i cittadini della nostra provincia - continua il direttivo provinciale guidato da Rossi -, con il duetto Biancani-Vitri in prima linea a fare selfie alle manifestazioni di protesta contro la realizzazione della discarica. Altrettanto indecenti sono i Verdi di Carrabs ed il Movimento Cinque Stelle di Urbino che hanno inveito contro le decisioni di Marche Multiservizi, ma che siedono in giunta a Pesaro insieme a Matteo Ricci che è il principale socio pubblico di Marche Multiservizi e leader politico del Pd provinciale. Non possono essere i cittadini a pagare il conto della condotta e delle divisioni del Pd». 

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