Ester Palmieri uccisa dal marito, aveva appena aperto uno studio olistico: «Voglio prendermi cura degli altri, sto cercando me stessa»

La donna, 38 anni, è stata uccisa dal marito Igor Moser

Ester Palmieri uccisa dal marito, il sogno spezzato: «Voglio prendermi cura degli altri, sto cercando me stessa»
Ester Palmieri uccisa dal marito, il sogno spezzato: «Voglio prendermi cura degli altri, sto cercando me stessa»
di Redazione web
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Venerdì 12 Gennaio 2024, 10:58

Ester Palmieri stava costruendo la sua nuova vita. Aveva tanti progetti e il 2024 doveva essere il suo anno zero, quello nel quale sarebbe ripartita. Aveva aperto uno studio olistico perché «voglio prendermi cura degli altri». Di questo anno zero non avrebbe fatto parte Igor, il marito. I due si stavano separando. Ma questa scelta, Igor, non l'aveva accettata. Così, il falegname 45enne, l'ha prima sgozzata e poi si è tolto la vita impiccandosi. A trovare la donna è stata la mamma, che adesso dovrà prendersi cura dei tre figli piccoli rimasti orfani.

Il sogno spezzato di Ester

Ester, 38 anni, lavorava nel suo studio olistico chiamato 'Scintilla Alchemica', specializzato in cura del corpo, riequilibrio posturale e cristalloterapia.

Nata a Cavalese e cresciuta a Valfloriana, dopo aver lavorato per 15 anni nel mondo socio-sanitario poi, con il Covid, «un periodo che lavorativamente mi ha scosso molto» - scrive presentandosi nella pagina del suo studio olistico - decide di ''cambiare strada». «Sono una donna, alla ricerca di me stessa, con l'ambizione di crescere e migliorare. Sono mamma di tre splendidi bambini e compagna di vita di Igor, il padre dei miei cuccioli. Amo prendermi cura degli altri, portare benessere, amo il mondo dei cristalli e dei minerali, la musica, il canto e adoro gli animali».

Cosa è successo

Ester Palmieri, 38 anni, è stata uccisa probabilmente giovedì tra le 9 e le 9.15 a Montalbiano, frazione di Valfloriana, in Val di Cembra, dal compagno, dal quale si stava separando. La donna sarebbe stata colpita con una sola coltellata che ne avrebbe provocato il dissanguamento, da quanto risulta dai primi accertamenti condotti dai carabinieri della compagnia di Cavalese, coordinati dalla pm Maria Colpani. L'ex compagno, Igor Moser, 45 anni, poi si è tolto la vita impiccandosi. Il suo corpo è stato ritrovato nel pomeriggio dai carabinieri al civico 2 di via Valle, a Castello Molina di Fiemme, dove abitava. Alcuni vicini di casa della donna hanno raccontato di aver visto l'uomo entrare e uscire dall'appartamento. La coppia aveva tre figli che hanno tra i cinque e i dieci anni. Non hanno assistito al delitto perché erano a scuola, dove è andato a prenderli uno zio al quale sono ora affidati. 

Chi era Ester Palmieri

Ester Palmieri era nata a Cavalese, ma viveva da sempre a Valfloriana. Aveva frequentato la scuola di estetica Armida Barelli di Levico Terme. In seguito aveva anche fatto una scuola per diventare operatrice socio-sanitaria, lavorando per 15 anni in quell'ambito, senza però mai abbandonare il settore del benessere e del massaggio.

Da qualche tempo aveva aperto uno studio olistico tutto suo, "Scintilla alchemica", con il quale si era fatta conoscere e apprezzare. «Aveva appena aperto il suo centro e aveva trovato la felicità in un lavoro che le piaceva. Qualcuno le ha chiuso la strada», ha detto ai giornalisti il sindaco di Valfloriana Michele Tonini, che ha ricordato anche "l'amore per i figli" da parte della donna. Igor Moser, invece, lavorava come boscaiolo e aveva costituito un'impresa individuale.

Lo choc della comunità

L'intera comunità è sotto choc. Sul posto si è recato anche il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, e sono intervenuti con messaggi di cordoglio anche altri esponenti politici. «Queste sono quelle storie che nessuno di noi vorrebbe mai leggere. Ancora una volta un nuovo omicidio. Vittima una donna, una mamma, che lascia soli i suoi bambini. Non voglio entrare nel merito della vicenda per la quale saranno già avviate le indagini, ma quando ho letto quanto accaduto ho avuto un tuffo al cuore, un nodo alla gola. Pensando a quella mamma, pensando a quei bambini ormai soli», ha scritto sui social la vicepresidente della Provincia di Trento Francesca Gerosa.

Il sindaco Franco Ianeselli ha parlato di «emergenza che ci riguarda tutti, soprattutto noi uomini spesso incapaci di accettare la libertà e l'autonomia delle donne. Aiutiamoci a uscire da questa spirale di violenza, deponiamo le pretese di possesso e controllo, impariamo un nuovo alfabeto emotivo. Scendiamo tutti in campo, istituzioni, associazioni, cittadini, con iniziative concrete di educazione e prevenzione e sostegno. Voltiamo pagina, al più presto».

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