Il dietrofront
Dopo una giornata frenetica e la rivolta dei sindaci, nella serata di ieri l’annuncio della sottosegretaria al Mef, Lucia Albano: «Nel decreto Superbonus, in via di emanazione, non è previsto alcun blocco a cessione di credito e sconto in fattura per i crediti Superbonus sisma relativi alla ricostruzione del cratere appenninico, ma solo azioni di monitoraggio per salvaguardare i conti pubblici». «Ho personalmente rappresentato al Governo le esigenze del cratere e la certezza di non essere lasciato solo- afferma il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli - . Il decreto consentirà ai proprietari degli immobili lesionati o distrutti dal sisma di continuare a sommare il contributo sisma alle agevolazioni offerte dal 110%. Le modifiche attese sul 110 non si applicheranno alle aree del sisma. Peraltro per le comunità del cratere l’uso del 110% si era reso necessario solo per integrare il contributo parametrico per la ricostruzione, dopo la fiammata inflazionistica che aveva fatto saltare ogni previsione di spesa, a fronte dell’aumento del 30-40% delle materie prime.
I cantieri
Il dato nelle Marche offre una fotografia ancora più ampia: tra gli 11.388 cantieri di ricostruzione privata avviati nella regione, sono circa 5.000 quelli che rischierebbero di chiudersi prima del tempo con gravissime ripercussioni sulla quotidianità degli oltre 10.000 nuclei familiari ancora in attesa di fare ritorno nella propria casa. E dopo l’annuncio del ministro Giorgetti ci sono già stati terremotati che hanno chiesto ieri mattina agli uffici di non avviare i cantieri. Temevano di pagare la ricostruzione di tasca propria senza più il paracadute dello Stato. «La situazione ci preoccupa anche perché non darebbe una strategia d'uscita per risolvere quanto in sospeso. Siamo certi che il commissario Guido Castelli saprà risolvere la questione, rendere meno difficoltoso l'impatto e garantire che la ricostruzione vada avanti», aveva sottolineato in mattinata Stefano Babini, presidente dell'Ordine degli ingegneri ascolani. Babini, già direttore dell'ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, è vice commissario per l'emergenza legata agli eventi alluvionali che hanno colpito le Marche.