Il Pronto soccorso di San Benedetto perde altri pezzi: dopo i due medici ora anche gli infermieri

Il Pronto soccorso di San Benedetto perde altri pezzi: dopo i due medici ora anche gli infermieri
Il Pronto soccorso di San Benedetto perde altri pezzi: dopo i due medici ora anche gli infermieri
di Alessandra Clementi
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Domenica 15 Ottobre 2023, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 11:01

SAN BENEDETTO Il Pronto soccorso sambenedettese sta ancora elaborando il lutto per le dimissioni di ben due medici, mentre si fa sempre più acceso lo scontro tra il Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso e il centrosinistra.

 
Le dimissioni 


Dopo i medici anche gli infermieri. E’ Cittadinanzattiva a intervenire sull’uscita dei dottori Roberto Pilotti e Federica Caradio dal Pronto soccorso a cui potrebbe seguire a breve anche una fuga da parte degli infermieri. E proprio l’associazione a commentare: «I medici del Pronto soccorso continuano ad andarsene, altri ancora se ne andranno non appena ne avranno occasione e a breve inizieranno anche gli infermieri. Interveniamo così come ha già fatto altre volte, al fine di sollecitare forze politiche ed istituzionali, con la finalità di prevenire una deriva che inevitabilmente si ripercuoterebbe sull’utente. Le cooperative non rappresentano la soluzione a questo inarrestabile stillicidio piuttosto la capacità di saper riportare motivazioni forti nel contesto, a beneficio della priorità individuata nel Pronto soccorso. Auspichiamo pertanto un intervento deciso e celere per mano della direzione generale e all’occorrenza con il supporto istituzionale regionale».


Lo scontro 


Intanto va avanti lo scontro tra il Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso che ha sempre osteggiato il progetto dell’ospedale unico e il centrosinistra che ne è stato il promotore. «E’ prioritario capire – affermano i due rappresentanti del Comitato Nicola Baiocchi e Rosaria Falco - perché tanti medici si siano dimessi dal Pronto soccorso sambenedettese dal 2015 ad oggi, aspetto che al rappresentante del Pd Mario Neroni e al suo partito sembra non interessare affatto.

Mentre al segretario Alessandro Marini che si interroga su quali siano gli atti regionali con cui si definisce l’ipotetico nuovo ospedale di San Benedetto, spieghiamo che l’ospedale di primo livello è già definito dal Balduzzi con tutti i reparti necessari e nel Piano sanitario è indicato quanto previsto per la nostra provincia. E a quanti si domandano su dove sarebbero appostati nel bilancio regionale i circa 80 milioni di euro previsti per la costruzione del nuovo ospedale rispondiamo che non basta guardare solo il bilancio regionale, sarebbe meglio ampliare gli orizzonti. E il nostro non sarebbe il primo dei nuovi ospedali delle Marche ad essere finanziato man mano che la realizzazione procede: per ora, come annunciato ad Appignano del Tronto da Acquaroli, ci sarebbero disponibili già 50milioni di euro».

Sul fronte dei posti letto sempre il Comitato fa notare come l’ospedale unico avrebbe previsto solo 9 posti letto in più rispetto alla situazione attuale per un costo di 200milioni di euro, mentre sul fronte dei reparti si sarebbe passati dagli attuali 24 a 18.
 

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