Risorse azzerate per il Fano. Il dg Fedele: «Basta, mi dimetto. Difficile reperire fondi per proseguire la stagione»

Risorse azzerate per il Fano. Il dg Fedele: «Basta, mi dimetto»
Risorse azzerate per il Fano. Il dg Fedele: «Basta, mi dimetto»
di Massimiliano Barbadoro
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Mercoledì 7 Febbraio 2024, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 14:00

FANO Sono state le dimissioni del direttore generale Stefano Fedele ad accendere la spenta giornata di ieri in casa Alma, dove la fitta nebbia che gravava sul campo della Trave durante la ripresa degli allenamenti della squadra granata è stata la perfetta metafora della crisi societaria. Una situazione tanto nebulosa da indurre il dirigente abruzzese a lasciare il proprio incarico, che aveva assunto di nuovo il 20 dicembre scorso dopo la precedente parentesi fanese nello stesso ruolo tra il novembre del 2022 e la fine della passata stagione. 

Risorse azzerate

Fedele ha abbandonato la nave una volta assodata la mancanza di risorse economiche, determinata dalla decisione dell’amministratore unico Mario Alessandro Russo di non tirare più fuori un euro sottraendo dalle casse già esangui della società anche l’incasso del derby con la Samb. «Avendo constatato l’impossibilità, in assenza delle risorse necessarie per garantire dignitosamente il prosieguo della stagione, e stante il perdurare dell’attuale situazione che rende difficoltoso reperirne nei tempi necessari, personalmente ritengo necessario un passo indietro del sottoscritto non avendo nessuna risposta alle tante domande che quotidianamente mi vengono sottoposte – spiega lo stesso Fedele -. Spero però che ci possa essere quanto prima una felice risoluzione per il bene dei colori granata, dello staff, dei collaboratori e della rosa a cui sono sinceramente affezionato. Ringrazierò sempre la proprietà e il dott. Mattucci, per l’opportunità di crescita personale e professionale che mi è stata fino ad ora concessa». Il Mattucci citato da Fedele è l’Adriano vicepresidente dell’Alma della scorsa annata, figura che lo ha introdotto a Russo e che comunque anche in questo campionato ha dato un contributo alla causa granata sebbene dall’esterno.

La nave è così sempre più in balia delle onde, considerando il palese disimpegno del patron, la sostanziale uscita di scena del vicepresidente Franco Pantaleoni e l’ininfluente presenza del responsabile dell’area tecnica Giuseppe Dicuonzo. A tenere in piedi la baracca sono insomma rimasti il tecnico Giovanni Cornacchini, il suo staff, i giocatori, il responsabile del settore giovanile Omar Manuelli ed i vari collaboratori, tutti ancora a bordo a dispetto della tempesta. Non di certo all’infinito, visto che l’ultima mensilità di stipendi e rimborsi spese corrisposti dall’imprenditore casertano è quella di novembre e di conseguenza è probabile che a breve qualcuno intraprenda delle azioni legali. Paradossale, di fronte ad un simile quadro, che Russo possa rifiutare un’offerta, come quella che gli ha prospettato via Pec il sindaco di Fano Massimo Seri da parte di un fondo internazionale (che sia legato all’italo-americano Robert Lewis o ad altri poco cambia), di 200 mila euro e copertura dei debiti per rilevare le quote.

Il silenzio

Russo in realtà non si è ancora espresso pubblicamente al riguardo, ma secondo alcune indiscrezioni non l’avrebbe accettata e la sua volontà sarebbe quella di far fallire l’Alma per dispetto nei confronti di chi lo ha contestato. Stando ad altri rumors in queste ore la starebbe però rivalutando, come buon senso vorrebbe. Frattanto, in attesa di scoprirlo, si avvicina la pausa del torneo per la concomitanza con la Coppa Carnevale giovanile di Viareggio, che potrebbe spingere Alma e Notaresco a chiedere il rinvio della gara del 18 febbraio avendo nella Rappresentativa di D Alessandro Mancini ed Alessandro Marrancone.

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