San Benedetto, il Comune dice no all’apertura anticipata della piscina, nessun ingresso in acqua a partire dalle 7.30: «Servono più soldi»

San Benedetto, il Comune dice no all’apertura anticipata della piscina, nessun ingresso in acqua a partire dalle 7.30: «Servono più soldi»
San Benedetto, il Comune dice no all’apertura anticipata della piscina, nessun ingresso in acqua a partire dalle 7.30: «Servono più soldi»
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Sabato 2 Marzo 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 11:50

SAN BENEDETTO«Per rispondere ai desiderata degli utenti, i dipendenti della piscina dovrebbero iniziare il turno di lavoro alle 5.30 per aprire alle 7.30, sarebbe come chiedere alle scuole di aprire due ore prima per facilitare gli orari alle famiglie». Così l’amministrazione comunale risponde alla petizione indetta dai fruitori della piscina comunale “Gregori” con la quale hanno chiesto un prolungamento dell’orario di apertura dell’impianto natatorio per consentire di poter nuotare nelle prime ore della mattina.

«In questi giorni sono pervenute in Comune numerose richieste- spiega l’amministrazione – tutte volte a chiedere l’anticipazione di un’ora dell’orario di apertura della piscina comunale per il nuoto libero, dalle 8.30 alle 7.30.

Premesso che ogni richiedente sta ricevendo risposta, è opportuno ricordare che la piscina comunale da 47 anni ha un orario di apertura dalle ore 8.30 alle ore 23 per sei giorni alla settimana, accogliendo quotidianamente circa 600 utenti impegnati nelle diverse attività, parte dei quali residenti in altri Comuni, anche dell’Abruzzo.

Le operazioni di pulizia e apertura di un impianto che deve rispondere a queste esigenze sono complesse e richiedono delle attività, tra cui il trattamento dell’acqua, che devono essere predisposte almeno due ore prima dell’orario di apertura al pubblico. Ciò significa che, per rispondere ai desiderata degli utenti, i dipendenti dovrebbero iniziare il turno di lavoro alle 5.30 per aprire alle 7.30». Da queste parole si evince come la richiesta molto probabilmente rimarrà inevasa, proprio per problemi tecnici se non ampliando il fondo destinato al personale così da permettere ulteriori turni.

«Quante sono le famiglie che - prosegue l’amministrazione - potendo, accompagnerebbero i figli a scuola un’ora prima per poter gestire meglio le attività lavorative? Tante, si immagina, ma nessuno pretende che insegnanti e personale non docente entrino in servizio un’ora prima. Non si comprende perché questa prestazione, peraltro ricadente anche in orario notturno, dovrebbe essere richiesta ai lavoratori della piscina perché ci sono persone che vorrebbero fare sport senza influire sui propri impegni professionali. In ogni caso, la richiesta sarà tenuta in debita considerazione qualora l’assegnazione di nuove risorse consenta di organizzare il lavoro su più turni».

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