San Benedetto, Lazzari riconsegna le deleghe. Marconi Sciarroni è già in pole. Tante le tensioni con il sindaco Spazzafumo

Il sindaco Spazzafumo e l'assessore Lazzari
Il sindaco Spazzafumo e l'assessore Lazzari
di Alessandra Clementi
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Mercoledì 18 Ottobre 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 09:32

SAN BENEDETTO - Tanto tuonò che piovve. Ieri mattina l’assessora Lina Lazzari ha rimesso le deleghe nelle mani del sindaco e ora spetterà al sindaco revocare l’incarico. Da giorni la posizione dell’amministratrice era appesa a un filo, fino a ieri, quando ha deciso di rimettere ogni decisione alla volontà di Spazzafumo. Non è stato un fulmine a ciel sereno. Da mesi la posizione dell’assessora alla cultura era in bilico. Tante le critiche che aveva reso difficile la permanenza della Lazzari in maggioranza. 

 


 
«Non mi sono dimessa – puntualizza l’assessore – ma ho rimesso le mie deleghe nelle mani del primo cittadino che ora dovrà decidere cosa farne». È l’unica puntualizzazione che arriva da Lazzari, la quale ieri era ancora molto scossa dopo il colloquio avuto con il sindaco, ma ha tenuto a precisare che non si tratterebbero di dimissioni ma solo di aver passato la patata bollente al sindaco. Una precisazione che comunque cambia poco se non fosse che Lazzari non intende essere dimissionaria ma vuole che l’ultima parola arrivi da Spazzafumo. «Lina non se ne è andata per colpa mia – spiega il primo cittadino – con lei ho lavorato sempre molto bene e in armonia, non ho insistito affinché rimanesse perché credo che arrivata a questo punto non ci siano gli estremi per un ripensamento. Ora terrò le deleghe per me ad interim».

Da settimane l’addio sembrava dietro l’angolo. Due settimane fa era stata la stessa assessora a rompere il silenzio in giunta chiedendo chiarimenti al sindaco di fronte alle voci che la davano prossima alla defenestrazione. Risposte mai arrivate. La settimana scorsa si attendeva una replica da parte del sindaco il quale si sarebbe limitato a chiederle un’altra settimana di tempo. Fino a ieri quando il tempo è scaduto. Ma cosa ha portato a tale epilogo? Molto ha pesato il fatto che Lazzar, nominata quale assessora esterna, candidata di Rinascita Sambenedettese, non avesse più una lista e quindi consiglieri in suo appoggio dopo l’uscita di Umberto Pasquali e Martina De Renzis approdati al gruppo misto. A questo si sono aggiunte situazioni dove Lazzari non avrebbe condiviso scelte assunte dall’amministrazione a cominciare dalla vicenda del Bambinopoli, così come la scelta di inserire le Frecce tricolori nel capitolo di spesa della cultura, fino ad arrivare agli aumenti dello scuolabus non condivisi. 

La missiva


 
E proprio ieri mattina, a una settimana dall’ultimatum, Lazzari si è presentata nello studio del sindaco con cui ha avuto un colloquio conclusosi con una missiva dove Lazzari ha preso la decisione di rimettere le deleghe. Il sindaco Spazzafumo, da parte sua, ne ha preso atto e, ringraziando l’assessore Lazzari per la qualità del lavoro svolto in questi due anni, si è riservato di assumere decisioni. Quali? Molto probabilmente il primo cittadino per il momento terrà per sé le deleghe cultura, pubblica istruzione, università, pari opportunità e inclusione sociale. Da settimane si discute anche del dopo Lazzari e di come sia partito il toto assessori, nelle scorse settimane era stata contattata Francesca Scartozzi che aveva declinato la proposta, così come era stato fatto il nome di Giuseppe Fiscaletti ma per quanto riguarda quest’ultimo ci sarebbe un problema di rappresentanza di genere mentre rimarrebbe in ballo il nome di Francesca Marconi Sciarroni. 

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