Urbino, Carrabs (Verdi): «Revocate le deleghe a Scalbi e Mechelli. La scure del sindaco sui due consiglieri». La replica: «Fantasie»

Urbino, Carrabs (Verdi): «Revocate le deleghe a Scalbi e Mechelli. La scure del sindaco sui due consiglieri»
Urbino, Carrabs (Verdi): «Revocate le deleghe a Scalbi e Mechelli. La scure del sindaco sui due consiglieri»
di Eugenio Gulini
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Martedì 13 Febbraio 2024, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 13:18
URBINO «Gambini esautora chi non la pensa come lui». La campagna elettorale per le prossime Amministrative sta entrando nella fase muscolare. C’era da attenderselo. Gianluca Carrabs dei Verdi, uno dei 10 partiti che compone l’alleanza di centrosinistra, lancia il suo j’accuse contro il sindaco Gambini e la sua più recente attività amministrativa: «Solo io apro i varchi ad Urbino e quando ci sono da rimarcare attendibilità ed atteggiamenti, io non mi tiro indietro, come fa qualcun altro».  


Le accuse


«Dopo le epurazioni dalla sua maggioranza degli scorsi anni di Lucia Ciampi, del Gruppo dei Verdi e di Francesca Crespini, oggi la scure del sindaco si abbatte su Lino Mechelli e Laura Scalbi. Gambini – insiste Carrabs - revoca le deleghe ai due consiglieri». A dirla tutta, in un incontro informale, il sindaco Gambini ha deciso di revocare gli incarichi non solo a Mechelli e Scalbi, altresì a Sirotti e Rossi. «Laura Scalbi, ex Verdi, può toccare con mano cosa vuol dire non ubbidire all’uomo solo al comando - afferma Carrabs - adesso di persona capisce a suo spese il vero motivo per il quale fummo cacciati dalla maggioranza. Con Gambini o fai tutto quello che dice lui o sei fuori. A parte le vicende personali dei due consiglieri, delle quali mi dispiaccio, ad Urbino viviamo la piena crisi politica della destra in Comune. Dopo la frattura in provincia e le prese di distanza di Forza Italia dalle politiche imprenditoriali di Gambini su Riceci ora viviamo questa crisi tutta urbinate. Nessuna fiducia più per i due consiglieri che osano muovere qualche critica e non eseguono pedissequamente la volontà del capo. Un Gambini che è già in campagna elettorale, nella composizione delle liste e cerca di candidare tutti i portatori di voti nella sua lista cannibalizzando tutti i suoi alleati. Pensando che l’uomo solo al comando sia la soluzione per vincere le elezioni e rigovernare Urbino. Ma ormai il re è nudo le sue malefatte sono sotto gli occhi di tutti, piovono critiche dai suoi alleati che cerca di emarginare, revocando loro gli incarichi. Ma le critiche più feroci provengono dai cittadini che gli contestano il declino inesorabile che sta vivendo Urbino e le sue politiche clientelari acchiappa voti – conclude Carrabs - Favorisce i suoi amici e emargina chi prova a criticarlo, mentre la città si spopola di abitati, negozi, studenti, famiglie e imprese». 
«Io – chiarisce Laura Scalbi – a Carrabs non ho nulla da dire visto che nemmeno mi ha chiesto nulla.

Sul resto? È pura fantasia». «L’azzeramento degli incarichi lo condivido – aggiunge Mechelli – Tutti i consiglieri, di fronte alla competizione della campagna elettorale, partono così sullo stesso piano. Se non lo avesse detto il primo cittadino, io mi sarei dimesso dai miei incarichi verso i quali tutti possono verificare il lavoro enorme e la passione con cui ho portato avanti i miei impegni». 


L’altra versione


Carrabs sostiene che lei ha litigato duramente con Gambini, il quale lo ha obbligato a non andare più né dai vigili né in sede da Urbino Servizi. «Con Gambini - conclude Mechelli - c’è stato uno scambio di vedute educatissimo. Se non ho più questi incarichi che ci debbo andare a fare dai vigili e a Urbino Servizi?».
 

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